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POLITICA

No di M5S, Lega e Sel. Si astengono Forza Italia e Fdi

Camera, via libera definitivo al decreto Ilva. Renzi: "Per Taranto riparte la speranza"

Proteste dei deputati grillini: "Cartelli con un disegno di un bambino di Taranto che invita il padre a "ammazzare il mostro"

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Roma Sì definitivo dell'Aula della Camera alla conversione del decreto legge Ilva. Il testo passa con 284 voti favorevoli, 126 contrari - quelli di M5S, Lega e Sel - e 50 astenuti -Forza Italia e Fdi. Soddisfazione del presidente del Consiglio che su twitta:  "Approvato definitivamente il decreto legge. Per Taranto (e per l'Ilva) riparte la speranza". La votazione si è svolta tra le proteste dell'opposizione. I deputati grillini che hanno alzato cartelli con un disegno di un bambino di Taranto che invita il padre a "ammazzare il mostro".

Il decreto legge approvato con voto finale è quello "licenziato" nei giorni scorsi dal Senato, dopo il lavoro delle commissioni Industria e Ambiente, ed è profondamente diverso da come lo aveva approvato il Consiglio dei ministri alla vigilia di Natale. 


Il testo approvato
Nel testo oltre allo stanziamento di due miliardi in gestione ai tre commissari cui è affidata l'amministrazione straordinaria dell'azienda dallo scorso 21 gennaio, viene anche precisata la tempistica degli interventi dell'Autorizzazione integrata ambientale con delle modifiche però rispetto a quanto uscito dal consiglio dei ministri di dicembre. Nel testo di Palazzo Chigi, la conclusione era lasciata ad un provvedimento del presidente del Consiglio. Adesso, invece, nel decreto si riconferma la data che c'era nel piano ambientale approvato dal Governo un anno fa: nell'Ilva, l'Aia andrà conclusa ad agosto del 2016. Invariata, invece, la conclusione dell'80% delle prescrizioni: luglio prossimo. Un'altra parte del decreto che è stata potenziata, riguarda le tutele dell'indotto, che a metà gennaio aveva avviato le sue proteste - tra cui il blocco dei trasportatori - temendo di perdere, o di vedere ridimensionati, i crediti maturati con l'ingresso dell'Ilva in amministrazione straordinaria dal 21 gennaio scorso.

Renzi: "Strategica per il paese, la risaniamo e la rilanciamo"
La legge sull'Ilva è "un progetto serio che riguarda tutta la città di Taranto, non solo il polo siderurgico. Risaniamo e rilanciamo l'Ilva, perché è una realtà strategica per il Paese. Ma lo facciamo mettendo al centro la tutela dell'ambiente". Questo ha detto il premier Matteo Renzi su Facebook dopo il via libera della Camera. "Ci sono i fondi per le bonifiche e le risorse per porto e museo. Ci siamo assunti la responsabilità e l'impegno a rimediare gli errori fatti in quella città, che merita tutta l'attenzione dello Stato".

M5s, decreto scritto per le banche, Pd ipocrita
"È una proroga a vita dell'Ilva che è in realtà solo un modo per far rientrare le banche dalle loro esposizioni e dei loro crediti per poi lasciare tutti debiti e danni a carico dello Stato. Ecco cos'è il decreto Ilva": così il Movimento 5 Stelle che oggi ha votato no al decreto Ilva alla Camera. "È palese - ha detto in Aula il deputato Davide Crippa - come il Governo ritenga troppo restrittive le norme dell'autorizzazione AIA per l'Ilva, considerando che si sta facendo di tutto per ampliarne le maglie giustificando di fatto la procedura di infrazione europea".  
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