ITALIA
Misure a favore del credito all'indotto
Decreto Ilva ottiene la fiducia al Senato
Ieri il testo ha ricevuto l'ok delle commissioni Industria e Territorio di Palazzo Madama. Ora il testo passa alla Camera per essere convertito in legge entro il 6 marzo
Roma
Il Senato ha votato la fiducia posta dal Governo sul maxiemendamento alla legge di conversione del decreto Ilva. I voti favorevoli sono stati 151, i no 114, nessun astenuto. Il provvedimento passa ora alla Camera per essere convertito in legge entro il 6 marzo. Oggi a Taranto anche l'udienza preliminare con 52 imputati nel procedimento per disastro ambientale a carico dei vertici Ilva.
Ieri in commissione sono stati risolti i nodi giuridici e di copertura per mettere a disposizione di Ilva fondi pari a circa 1,8 miliardi. Votate anche misure a favore dei crediti di indotto e autostrasporto, valutate positivamente dalle imprese appaltatrici che hanno revocato le proteste. Nel decreto anche 5 miliardi per la lotta ai tumori.
5 milioni di euro per tumori
Sì inoltre delle Commissioni all'emendamento dei relatori che autorizza la Regione Puglia a stanziare 5 milioni di euro per "effettuare interventi per il potenziamento della prevenzione e della cura nel settore della onco-ematologia pediatrica della provincia di Taranto". Riformulato l'emendamento in cui non compare più il riferimento al "Piano per la realizzazione di un Polo di onco-ematologia pediatrica". Non passa invece un altro emendamento dei relatori sull'ampliamento della dotazione organica dell'Arpa bocciato dalla Bilancio ex art.81.
Si ferma Altoforno 5, oltre 4.000 in solidarietà
Intanto l'Ilva oggi ha comunicato ai sindacati dei metalmeccanici la fermata dal 19 marzo dell'altoforno 5, che garantisce circa il 50% della produzione di ghisa. Lo rende noto la Fim Cisl. Contestualmente resterà chiuso l'altoforno 1, ancora in manutenzione. I contratti di solidarietà andrebbero a toccare oltre 4mila lavoratori. La fermata dell'Afo5 è dovuta ai lavori di adeguamento all'Autorizzazione integrata ambientale. Stesso discorso vale per l'Afo1, per il quale è stata indicata orientativamente la data dell'1 agosto per la ripartenza, ma l'azienda non esclude che possa essere riavviato prima.
Ieri in commissione sono stati risolti i nodi giuridici e di copertura per mettere a disposizione di Ilva fondi pari a circa 1,8 miliardi. Votate anche misure a favore dei crediti di indotto e autostrasporto, valutate positivamente dalle imprese appaltatrici che hanno revocato le proteste. Nel decreto anche 5 miliardi per la lotta ai tumori.
5 milioni di euro per tumori
Sì inoltre delle Commissioni all'emendamento dei relatori che autorizza la Regione Puglia a stanziare 5 milioni di euro per "effettuare interventi per il potenziamento della prevenzione e della cura nel settore della onco-ematologia pediatrica della provincia di Taranto". Riformulato l'emendamento in cui non compare più il riferimento al "Piano per la realizzazione di un Polo di onco-ematologia pediatrica". Non passa invece un altro emendamento dei relatori sull'ampliamento della dotazione organica dell'Arpa bocciato dalla Bilancio ex art.81.
Si ferma Altoforno 5, oltre 4.000 in solidarietà
Intanto l'Ilva oggi ha comunicato ai sindacati dei metalmeccanici la fermata dal 19 marzo dell'altoforno 5, che garantisce circa il 50% della produzione di ghisa. Lo rende noto la Fim Cisl. Contestualmente resterà chiuso l'altoforno 1, ancora in manutenzione. I contratti di solidarietà andrebbero a toccare oltre 4mila lavoratori. La fermata dell'Afo5 è dovuta ai lavori di adeguamento all'Autorizzazione integrata ambientale. Stesso discorso vale per l'Afo1, per il quale è stata indicata orientativamente la data dell'1 agosto per la ripartenza, ma l'azienda non esclude che possa essere riavviato prima.