ECONOMIA
Va convertito entro il 6 marzo
Senato, il governo pone la fiducia sul decreto Ilva
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ha posto la questione di fiducia su un maxi-emendamento interamente sostitutivo del Dl Ilva. L'emendamento, ha detto il Ministro, "recepisce le modifiche introdotte dalle Commissioni". Il voto dovrebbe tenersi domani
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Il testo stabilisce dunque disposizioni urgenti per l'Ilva e per lo sviluppo della città e dell'area di Taranto. Proprio oggi le commissioni riunite, Industria e Ambiente, del Senato hanno concluso la discussione - avviata nella seduta di martedì 13 gennaio, con le relazioni dei senatori Albert Laniece (Autonomie) per la tredicesima commissione e Salvatore Tomaselli (Pd) per la decima - sul disegno di legge. I relatori hanno poi illustrato all'aula il provvedimento, ricordando che le misure del decreto Ilva mirano ad assicurare la continuità produttiva e l'occupazione del polo siderurgico e la prosecuzione del risanamento ambientale dell'area di Taranto, attraverso lo sblocco dei crediti, gli investimenti nell'ammodernamento dello stabilimento siderurgico, la salvaguardia delle imprese dell'indotto.
Misure per la salute
I due relatori hanno riferito inoltre sulle modifiche introdotte dalle commissioni riunite Ambiente e Industria. A tutela della salute pubblica, è stato previsto il potenziamento del settore oncologico negli ospedali dell'area. Il ministro dell'Ambiente dovrà riferire semestralmente al Parlamento sull'attuazione del piano di risanamento e sui risultati dei controlli ambientali. Sono stati destinati 10 milioni di euro alla messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi. E' stato previsto, inoltre, che il commissario straordinario di Taranto predisponga un programma di misure per la bonifica dell'area di Taranto. I relatori hanno raccomandato al governo il recupero di un emendamento approvato in sede referente, che prevedeva lo sblocco delle assunzioni per l'Agenzia ambientale della Puglia. L'emendamento è stato bocciato dalla Commissione bilancio, per assenza di relazione tecnica.
Lo stop dell'altoforno 5
Intanto l'Ilva oggi ha comunicato ai sindacati dei metalmeccanici la fermata dal 19 marzo dell'altoforno 5, che garantisce circa il 50% della produzione di ghisa. Lo rende noto la Fim Cisl. Contestualmente resterà chiuso l'altoforno 1, ancora in manutenzione. I contratti di solidarietà andrebbero a toccare oltre 4mila lavoratori e scatteranno a partire dal 2 marzo.