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POLITICA

La decisione del Tribunale di Napoli

Campania: tribunale accoglie ricorso del governatore De Luca, "Ripristinata volontà popolare"

Il Tribunale ha sospeso provvisoriamente l'efficacia del provvedimento di sospensione ed ha fissato per il 17 luglio l'udienza collegiale per la conferma, la modifica o la revoca dello stesso. L'avvocato dell'ex sindaco di Salerno esprime "grande soddisfazione" e parla di "vittoria della giustizia

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"Oggi si ripristina il rispetto della volontà popolare e si apre la fase del lavoro e dell'impegno amministrativo pieno" con queste parole il governatore della Campania Vincenzo De Luca commenta su Facebook la decisione della prima sezione del tribunale di Napoli che ha sospeso l'efficacia del decreto di sospensione emanato in osservanza della legge Severino. Ora De Luca potrà partecipare al primo Consiglio - che era stato rinviato - e nominare la nuova Giunta. 

Il Tribunale ha sospeso provvisoriamente l'efficacia del provvedimento di sospensione ed ha fissato per il 17 luglio l'udienza collegiale per la conferma, la modifica o la revoca dello stesso. Ieri il Tar, invece, aveva respinto un ricorso d'urgenza presentato dai consiglieri regionali del M5S e aveva rinviato la trattazione nel merito alla fine del mese. 

Con decreto monocratico il Tribunale di Napoli ha sospeso il Decreto del Presidente del Consiglio.Esprimo il mio...

Posted by Vincenzo De Luca on Giovedì 2 luglio 2015


In un'intervista a UNità.tv il governatore ha definito quello dei magistrati “un atto che consente agli elettori di vedere rispettato il proprio diritto di scegliere da chi essere governati”. Inoltre, ha promesso che “nei prossimi mesi arriverà all’Italia l’immagine di un’altra Campania”, basata su “un rigore spartano”, oltre che “della trasparenza e della legalità”.

Tribunale ha sospeso provvisoriamente efficacia provvedimento 
La sospensione di De Luca non può tradursi in una abnorme revoca delle elezioni o in una estemporanea rottamazione degli organi della Regione, vanificando il 'munus' degli eletti, primo tra tutti il presidente e la stessa volontà popolare con conseguenze sovversive di una democrazia rappresentativa, hanno di fatto sostenuto i difensori del neogovernatore della Campania.
"Con riferimento al ricorso ex articolo 700 del Codice di procedura civile promosso in via d'urgenza dal neo eletto governatore della Campania Vincenzo De Luca, per la sospensiva del Decreto del presidente del consiglio dei ministri che ha disposto la sospensione del medesimo dalla indicata carica, come già avvenuto in precedente analoga circostanza - scrive in una nota il presidente del Tribunale di Napoli, Ettore Ferrara - atteso l'evidente rilievo mediatico assunto in questi giorni dalla questione e l'interesse pubblico sotteso comunico che con decreto 'inaudita altera parte' depositato oggi dal presidente della sezione competente a provvedere, il Tribunale ha sospeso provvisoriamente l'efficacia del provvedimento fissando per il giorno 17 luglio l'udienza dinanzi al Collegio per la comparizione delle parti e per la conferma, la modifica o la revoca del decreto stesso".

La difesa di De Luca aveva sostenuto altresì la ''straordinarietà e gravità della situazione scaturita dall'abnorme decreto di sospensione del presidente della Giunta regionale, rispetto alla quale si impone l'adozione di immediate misure cautelari 'inaudita altera parte'''.

Presidente Tribunale: mai scritte quelle frasi
Il presidente del Tribunale di Napoli Ettore Ferrara precisa in una nota di non aver mai detto o scritto alcune delle espressioni attribuite tra virgolette a lui o al giudice Gabriele Cioffi, estensore dell'ordinanza sulla vicenda del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Ferrara sottolinea che si tratta di espressioni "verosimilmente contenute" nel ricorso della difesa.

Questa la nota del presidente Ferrara: "In relazione a quanto pubblicato oggi da alcuni organi di stampa, e già in data di ieri anticipato da alcune Agenzie e su alcuni siti on line, con riferimento alla vicenda riguardante il ricorso del Governatore della Regione Campania avverso il DPCM che ne aveva disposto la sospensione dalle relative funzioni, a tutela dell'Istituzione che rappresento e mia personale, preciso che non uno dei termini e delle espressioni in forma virgolettata a me attribuite, è contenuto nell' asettico e stringato comunicato diffuso dalla Presidenza del Tribunale unicamente per dare notizia della decisione, nè può ritenersi mai da me o dal collega estensore del decreto pronunciato o scritto, trattandosi verosimilmente di espressioni estrapolate dal contenuto del ricorso sottoscritto dai difensori del ricorrente". "Ritengo estremamente grave - si legga ancora nella nota del Presidente del Tribunale di Napoli - che con ingiustificabile leggerezza gli organi di informazione abbiano ritenuto di riportare quelle espressioni come contenute dapprima nel provvedimento del Presidente Cioffi, e poi nel comunicato stampa emesso dalla Presidenza del Tribunale di Napoli, senza alcuna preliminare verifica della gravità del fatto riferito e addirittura anche dopo aver preso atto della falsità della prima notizia inizialmente diffusa con riferimento ai contenuti del provvedimento giudiziario". "Duole - conclude il Presidente Ferarra - che ancora una volta la magistratura, impegnata ad assolvere con senso di responsabilità i propri compiti, con l'efficacia e al tempo stesso la doverosa riservatezza che la delicatezza della materia trattata imponevano, si veda del tutto inopinatamente coinvolta in polemiche istituzionali e politiche alle quali essa deve e intende restare assolutamente estranea".

La reazione di Forza Italia
Il primo commento arriva dal senatore Maurizio Gasparri che attacca subito su Twitter:



E anche Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio  twitta: 



Il caso
Il caso nasce da una condanna lo scorso 21 gennaio per abuso d'ufficio subita da De Luca quando era sindaco di Salerno, in virtà della quale era stato sospeso dall'incarico. Grazie al ricorso al Tar era stato riammesso nelle sue funzioni. Stesso caso ed identico iter anche per il sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

Alla vigilia delle elezioni regionali De Luca è finito al centro di altre polemiche perchè figurava nella lista degli impresentabili stilata dalla commissione parlamentare antimafia. I reati trasmessi dal procuratore della Repubblica di Salerno riguardano un giudizio a suo carico per il reato di concussione continuata commesso dal maggio 1998, procedimento per il quale De Luca ha rinunciato alla prescrizione. Una questione, quella della lista impresentabili, su cui è esploso il dibattito con esponenti da vari schieramenti che ne hanno criticato l'opportunità.
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