Caporalato, proposta del Pd: sanzioni più dure e premi per chi lo contrasta

Roma 04 settembre 2015Lotta dura al fenomeno del caporalato, inasprimento delle sanzioni per le imprese che si avvalgono di tale intermediazione, premialità per le imprese che partecipano attivamente al contrasto del fenomeno. Sono gli obiettivi di una proposta di legge predisposta dalla delegazione dei deputati pugliesi del Partito Democratico, che ne integra un’altra risalente al febbraio 2014.

I contenuti del testo 
Secondo il coordinatore dei parlamentari pugliesi Pd Dario Ginefra, la proposta "è stata costruita anche attraverso un'ampia consultazione delle organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori e delle associazioni datoriali agricole. Il testo introduce l'estensione del reato di caporalato ex art. 603 c.p. alle imprese committenti, le pene accessorie e l'interdizione, nonché la perdita dei benefici in materia di finanziamenti pubblici. Punti qualificanti sono il marchio distintivo per il lavoro di qualità a tutte le imprese che aderiscono alla Rete Lavoro di Qualità, la certificazione etica d'impresa e la possibilità di attivare nella Rete convenzioni relative al trasporto dei lavoratori'.

Il collocamento agricolo 
Nell'ambito del collocamento agricolo, infine, si pone la questione della revisione della funzione esclusiva delle agenzie interinali per arrivare, spiega Ludovico Vico, componente della X Commissione attività produttive, "ad un collocamento misto accompagnato da una rete di controllo e d'ispezione da parte degli enti dello Stato". I deputati pugliesi del Pd hanno ribadito che tale iniziativa “si muove nel solco di una positiva collaborazione con il governo”, che ha un proprio pacchetto di misure proposte in materia.