ITALIA
L'interrogatorio davanti al gip
Capotreno aggredito col machete, il giovane salvadoregno: "Mi scuso, mi dispiace"
Per il legale l'indagato non aveva "la volontà di uccidere" e per questo la difesa lavorerà sugli atti "affinché l'ipotesi contestata di tentato omicidio possa essere commutata in lesioni gravi o gravissime"
Il ragazzo di 19 anni di El Salvador, che ha un figlio di 6 mesi, aveva già confessato davanti agli agenti della Squadra mobile di Milano di aver colpito con il machete al braccio il capotreno Carlo Di Napoli e aveva fornito agli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Alberto Nobili e dal pm Lucia Minutella, anche elementi utili per arrivare agli arresti di altri due giovani della gang 'MS13'.
Oggi, davanti al gip Gennaro Mastrangelo, Martinez ha confermato la versione già resa, "si è dimostrato collaborativo - ha chiarito l'avvocato Mantuano - e dispiaciuto per le conseguenze del suo gesto, di cui si è reso conto solo dopo perché quella sera era in stato confusionale per l'alcol ingerito e poi scosso per l'arresto". Anche la madre del ragazzo, ha spiegato il legale, "è dispiaciuta per quello che ha subito il capotreno e si è sentita un pò sollevata quando ha saputo che il braccio non era stato amputato".
Il ragazzo davanti al gip avrebbe raccontato che quella sera alla fermata "è nato un parapiglia, una colluttazione tra il suo gruppo, e in particolare tra un suo amico, e il capotreno che aveva chiesto di esibire i biglietti". A quel punto Martinez si sarebbe messo a "smanacciare con il machete in mano per spaventare il controllore e permettere all'amico di scappare". Per il suo legale, però, Martinez non aveva "la volontà di uccidere" e per questo la difesa lavorerà sugli atti "affinché l'ipotesi contestata di tentato omicidio possa essere commutata in lesioni gravi o gravissime".
Un altro dei giovani, Alexis Ernesto Garcia Rojas, difeso dal legale Robert Ranieli, ha spiegato, invece, che lui non c'entra nulla con l'aggressione al capotreno e che si è accorto "soltanto dopo che Martinez aveva tirato fuori il machete". Simile, da quanto si è saputo, la versione del terzo arrestato, Jackson Jahir Lopez Trivino.