Nota dei capigruppo di Camera e Senato
Caso Diciotti, la Lega: il processo a Salvini è un processo al governo
"Processare chi, nell'esercizio delle sue funzioni di Ministro dell'Interno, ha contemporaneamente agito nel pieno rispetto delle leggi e della Costituzione e ottemperato al mandato ricevuto dagli elettori, quello cioè di garantire rispetto delle regole e delle normative, significa inequivocabilmente tentare di processare il governo". Lo dicono in una nota i capigruppo della Lega al Senato e alla Camera, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari.
"Stroncare la compravendita di esseri umani - proseguono - fermare il continuo tributo di vite umane nel Mediterraneo, mettere al bando i torbidi interessi dei soliti noti, è un vanto che, come Lega e come governo, esponiamo con soddisfazione. Se rimettere mano alle politiche di accoglienza, anteponendo la sicurezza, il buon senso, il rispetto delle regole su cui si fonda l'armonia delle nostre comunità scatena le reazioni scomposte sotto gli occhi di tutti, ciò ci conferma la bonta' del nostro operare e ci rafforza nella direzione che abbiamo intrapreso".
Ministro Fontana: ho rimesso mandato in mani Salvini
"Io ho rimesso nelle mani di Salvini il mio mandato, perché ritengo che sia giusto consolidare la sua difesa". Lo ha detto il ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana, in un'intervista a 'Quarta repubblica' in onda questa sera su Retequattro.
"E' una situazione molto delicata, perché c'è la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di un ministro su un atto che ha fatto in piena sintonia con il governo, anzi direi su mandato del governo e popolare", aggiunge l'esponente della Lega. "Se ci dovesse essere l'autorizzazione non dovrebbe essere l'unico sotto processo, ma tutto il governo", rilancia Fontana.
Lega: scelta Fontana personale
La decisione di Lorenzo Fontana di rimettere il suo incarico nelle mani di Matteo Salvini è, spiegano fonti della Lega, un'iniziativa spontanea e personale del ministro della Famiglia e vicesegretario del partito. Le stesse fonti sottolineano che non ci sono disegni politici dietro questa decisione e che non si attendono 'reazioni a catena' da parte di altri ministri leghisti.