Le nomine al Comune di Roma
Caso Marra,Grillo posta gli sms Di Maio-Raggi: qual è l'obiettivo della stampa? E fa i nomi sul blog
Il leader M5S interviene sul presunto coinvolgimento di Luigi Di Maio nel caso dell'ex capo del personale del Campidoglio in carcere da 50 giorni con l'accusa di corruzione. Due chat, secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, indicherebbero che Marra era uomo di Di Maio, contrariamente a quanto affermato dal vice presidente della Camera nel corso della trasmssione di Lucia Annunziata 'In mezz'ora". Ma Grillo accusa: giornalismo killer, la misura è colma. E posta gli sms originali sul blog
"Cosa accomuna questi giornalisti? Che tutti sono stati segnalati all'Ordine dei giornalisti per le loro balle sulla questione delle polizze. Anziché chiedere scusa, come sarebbe lecito aspettarsi, schizzano ancora più veleno". E' quanto si legge in un post di Beppe Grillo sul suo blog in cui attacca, facendo i nomi, gli autori dei tre articoli usciti oggi sulla chat tra Luigi Di Maio e Virginia Raggi il 10 agosto 2016.
"Una domanda è lecita. Questa non è informazione, qui siamo davanti a un caso esemplare di informazioni sbattute in prima pagina senza aver fatto alcuna verifica e con un obbiettivo preciso: il killeraggio di Luigi Di Maio, colpevole di avere evidenziato le balle che hanno scritto e continuano a scrivere. La domanda è :"Cui prodest?". Qual è l'obiettivo? Impedirci di andare al governo? Chi è che ha interesse a mantenere lo status quo a costo di infangare la nostra immagine con la pubblicazione di informazioni parziali e non verificate? Aspettiamo la risposta", attacca il leader M5S.
Il post pubblica l'immagine del messaggio integrale di Di Maio a Raggi e sottolinea: "Il MoVimento 5 Stelle aveva chiesto di far verificare alla procura le credenziali di Marra; aveva esplicitato il fatto che la decisione non era sua, ma del sindaco con il minidirettorio; Aveva evidenziato il fatto che Marra era della Guardia di Finanza, un servitore dello Stato visto che allora nulla era uscito sul suo conto; aveva evidenziato che il MoVimento 5 Stelle fa accertamenti periodici sulle persone che lavorano per i suoi portavoce e che l'importante è non trovare nulla".
"Questo messaggio - prosegue il post facendo i nomi dei cronisti sul blog - viene così riportato dai giornalisti che hanno omesso di verificarne la veridicità, come la loro deontologia professionale richiederebbe:
a) Bonini, Repubblica: "Quanto alle ragioni di Marra, lui non si senta umiliato. E' un servitore dello Stato. Sui miei, il Movimento fa accertamenti ogni mese. L'importante e' non trovare nulla". Bonini lascia intendere che con "i miei" Di Maio si riferisca a Marra, mentre nella versione originale e' evidente che si riferisca appunto ai suoi collaboratori. Ancora piu' grave il titolo dell'articolo che e' un virgolettato, attribuito a Di Maio, volutamente manipolato: "Di Maio garante di Marra la prova e' nelle chat "Lui e' uno dei miei un servitore dello Stato"" e in prima pagina con "Marra è uno dei miei". b) Errante e Menafra, Il Messaggero: "Agli atti dell'inchiesta c'e' una conversazione che smentisce Di Maio che anche due giorni fa ha giurato e spergiurato, intervistato da Lucia Annunziata a In mezz'ora, che si era occupato del caso Marra solo una volta, a luglio, e solo per allontanarlo. Nelle conversazioni agli atti, il vicepresidente della Camera non solo si spende in favore di Marra, ma lo fa persino tempo dopo".
c) Sarzanini, Corriere della Sera: "Quanto alle ragioni di Marra... lui non si senta umiliato. E' un servitore dello Stato. Sui miei il Movimento fa accertamenti ogni mese. L'importante è non trovare nulla".
Direttori dei giornali,risparmiateci i vostri tediosi boriosi editoriali
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 14 febbraio 2017
Chiedete scusa e iniziate a raccontare la verità #giornalismokiller