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C’è anche la Juventus tra le 8 regine d’Europa.
Champions League: Borussia Dortmund-Juventus 0-3. I bianconeri volano ai quarti di finale
I bianconeri risolvono trionfalmente la pratica degli ottavi di Champions League, vincendo anche in casa del Borussia Dortmund con un perentorio 3-0. Con i campioni d’Italia ai quarti di finale ci sono anche il Barcellona (battuto 1-0 il Manchester City al Camp Nou) e poi Atletico e Real Madrid, Bayern Monaco, Porto, Paris Saint- Germain e Monaco. Il sorteggio è in programma venerdì alle ore 12 a Nyon in Svizzera.
Dortmund (Germania)
A Dortmund splendido il colpo d’occhio degli oltre 65 mila spettatori del Signal Iduna Park, l’ex Westfalenstadion. Allegri si affida al 4-3-1-2. In difesa la coppia Bonucci-Chiellini, senza l’infortunato Pirlo, nel trio di centrocampo ci sono Vidal, Marchisio e Pogba. In avanti con Tevez c’è Morata. Tra i tedeschi Jurgen Klopp schiera Reus e con lui ci sono Mkhitaryan e Kampl alle spalle della punta Aubameyang.
Pronti-via e Tevez in tandem con Morata mette i brividi alla difesa giallonera che si salva. Poi già al 3’ arriva la perla dell’attaccante argentino che, praticamente da fermo, fulmina Weidenfeller con un bolide di destro da fuori area. Un gol che accende la Juve, ma anche la rabbia del Borussia Dortmund che reagisce e chiude i bianconeri. Ma è proprio la partita che vogliono i bianconeri di Allegri, che ripartono nelle enormi praterie che lasciano i tedeschi “tutti in avanti”. L’undici di Allegri serra le file il Dortmund attacca, ma senza in realtà spaventare Buffon e compagni, che soffrono soltanto le mischie su calcio da fermo. La Juve al 27’ perde Pogba per infortunio (al suo posto Barzagli, si passa al 3-4-1-2), ma non sembra risentirne e le sfuriate del Borussia vengono assorbite con forza e concentrazione. Si arriva all’intervallo con la Juve che, forte della vittoria dell’andata (2-1), e avanti di un gol veleggia verso la qualificazione.
Nella ripresa tutti si attendono il forcing del Borussia Dortmund, ma i tedeschi invece con il passare dei minuti spariscono dal campo. La pressione e le energie sprecate nel primo tempo si fanno sentire. Tornano così in cattedra i bianconeri che con un Tevez fantasmagorico vanno a nozze in contropiede. Klopp inserisce Kirch, Blaszczykowski e Ramos al posto di Schmelzer, Mkhitaryan e Bender. Ma è la Juve che passa ancora due volte, sempre di rimessa. Al 70’ perfetto lancio di Marchisio per Tevez che si invola, entra in area e serve Morata che non può far altro che appoggiare in rete (0-2). Il tris bianconero al 79’: stavolta il lancio è di Pereyra, perfetto l’assist dell’argentino per il connazionale Tevez che entra in area e fa tutto da solo, trafiggendo per la terza volta il portiere tedesco. C’è giusto il tempo per la standing ovation a Tevez (sostituito da Pepe all’81°), per l’ingresso di Matri per Morata e per il triplice fischio dell’arbitro, il serbo Mazic.
La Juve dunque tiene alta la bandiera italiana in Champions e proverà ad arrivare fino in fondo, alla finale della coppa con le grandi orecchie, in programma a Berlino (sabato 6 giugno). Avanti anche il Barcellona di Luis Enrique che, dopo aver vinto 3-1 all’andata, batte ancora il Manchester City, grazie ad un gol di Rakitic su assist di Messi (31’). Nel finale gli inglesi mancano il gol del pari con Aguero che fallisce un calcio di rigore (78’). Con i catalani sono così tre le squadre spagnole ai quarti (ci sono Atletico e Real Madrid), sono invece due, a sorpresa, le squadre francesi (Monaco e Paris Sg) e una sola tedesca (Bayern Monaco), così come il Porto, unica portoghese. Sarà uno spettacolo.
di Claudio Presutti
Pronti-via e Tevez in tandem con Morata mette i brividi alla difesa giallonera che si salva. Poi già al 3’ arriva la perla dell’attaccante argentino che, praticamente da fermo, fulmina Weidenfeller con un bolide di destro da fuori area. Un gol che accende la Juve, ma anche la rabbia del Borussia Dortmund che reagisce e chiude i bianconeri. Ma è proprio la partita che vogliono i bianconeri di Allegri, che ripartono nelle enormi praterie che lasciano i tedeschi “tutti in avanti”. L’undici di Allegri serra le file il Dortmund attacca, ma senza in realtà spaventare Buffon e compagni, che soffrono soltanto le mischie su calcio da fermo. La Juve al 27’ perde Pogba per infortunio (al suo posto Barzagli, si passa al 3-4-1-2), ma non sembra risentirne e le sfuriate del Borussia vengono assorbite con forza e concentrazione. Si arriva all’intervallo con la Juve che, forte della vittoria dell’andata (2-1), e avanti di un gol veleggia verso la qualificazione.
Nella ripresa tutti si attendono il forcing del Borussia Dortmund, ma i tedeschi invece con il passare dei minuti spariscono dal campo. La pressione e le energie sprecate nel primo tempo si fanno sentire. Tornano così in cattedra i bianconeri che con un Tevez fantasmagorico vanno a nozze in contropiede. Klopp inserisce Kirch, Blaszczykowski e Ramos al posto di Schmelzer, Mkhitaryan e Bender. Ma è la Juve che passa ancora due volte, sempre di rimessa. Al 70’ perfetto lancio di Marchisio per Tevez che si invola, entra in area e serve Morata che non può far altro che appoggiare in rete (0-2). Il tris bianconero al 79’: stavolta il lancio è di Pereyra, perfetto l’assist dell’argentino per il connazionale Tevez che entra in area e fa tutto da solo, trafiggendo per la terza volta il portiere tedesco. C’è giusto il tempo per la standing ovation a Tevez (sostituito da Pepe all’81°), per l’ingresso di Matri per Morata e per il triplice fischio dell’arbitro, il serbo Mazic.
La Juve dunque tiene alta la bandiera italiana in Champions e proverà ad arrivare fino in fondo, alla finale della coppa con le grandi orecchie, in programma a Berlino (sabato 6 giugno). Avanti anche il Barcellona di Luis Enrique che, dopo aver vinto 3-1 all’andata, batte ancora il Manchester City, grazie ad un gol di Rakitic su assist di Messi (31’). Nel finale gli inglesi mancano il gol del pari con Aguero che fallisce un calcio di rigore (78’). Con i catalani sono così tre le squadre spagnole ai quarti (ci sono Atletico e Real Madrid), sono invece due, a sorpresa, le squadre francesi (Monaco e Paris Sg) e una sola tedesca (Bayern Monaco), così come il Porto, unica portoghese. Sarà uno spettacolo.