SCIENZA
la speranza
Cina, primo intervento su un malato di cancro con la tecnica 'taglia-incolla del Dna'
La tecnica divide la comunità scientifica, ma intanto la Cina, come aveva promesso, è diventata il primo Paese al mondo a sperimentarla sull'uomo
Dellla tecnica del 'taglia-incolla' del Dna si parla da tempo, con giudizi contrastanti che vanno dall'approvazione del premio Nobel per la Chimica 2015 Tomas Lindahl all'anatema di John Clapper, direttore dell'Intelligence Usa, che l'ha inserita nel suo rapporto annuale sulle minacce globali.
La tecnica può riprogrammare i tumori facendoli regredire. Questo almeno dimostrano i primi esperimenti condotti sui topi all'università cinese di Shenzhen e pubblicati sulla rivista Nature Methods. Il discusso taglia-incolla, la cosiddetta Crispr, è stata finora impiegata nei modi più svariati, dalla messa a punto di zanzare anti-malaria fino alla correzione di rare malattie genetiche, arrivando addirittura a ritoccare embrioni umani destinati alla ricerca. In questo caso è stata impiegata per controllare la crescita delle cellule tumorali andando a manipolare il segnale che ne induce la proliferazione. Per farlo, i ricercatori hanno modificato la 'cassetta degli attrezzi' molecolare della Crispr-Cas9 in modo che diventasse operativa in risposta al segnale molecolare che promuove la crescita tumorale. Una volta attivata, la Crispr è entrata in azione mettendo il 'turbo' a due geni che inibiscono la crescita delle cellule tumorali. In un secondo esperimento, i ricercatori sono riusciti a riprogrammare le cellule con la Crispr in modo che rispondessero al segnale di crescita favorendo - al contrario - l'espressione di geni che inducono la morte cellulare.
I risultati ottenuti sui topi dimostrano che i tumori riprogrammati riescono a regredire 'rimpicciolendosi', un passo avanti significativo. Ma la Cina aveva annunciato di voler diventare il primo Paese al mondo a sperimentare la tecnica su malati di tumore, e la sperimentazione è appena partita.