SCIENZA
Due gli studi della National Oceanic and Atmospheric Administration e della Nasa
Clima: il 2015 è di gran lunga l'anno più caldo registrato nell'era moderna sul nostro pianeta
Le temperature globali hanno raggiunto nuovi massimi per il secondo anno di fila a causa dei fenomeni meteorologici associati a El Nino. Noaa: "La media del 2015 in mare e su Terra è stata di 1.62 gradi fahrenheit (0,90 centigradi) al di sopra della media del XX secolo" che corrisponde alla "temperatura più alta mai registrata dal 1880"
New York
Il 2015 è stato di gran lunga il più caldo mai registrato nell'era moderna sul nostro pianeta. Lo avevamo immaginato ripensando alla corsa all'acquisto dei condizionatori avvenuta durante l'estate scorsa e alle giornate primaverili di dicembre che hanno spinto a fiorire diverse piante. Ora la conferma la leggiamo in due report separati redatti dagli scienziati americani della National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) e della Nasa, secondo cui le temperature globali hanno raggiunto nuovi massimi per il secondo anno di fila a causa dei fenomeni meteorologici associati a El Nino.
Il report della Noaa, l'agenzia federale che si occupa di meteorologia, ha rilevato che "la media del 2015 in mare e su Terra è stata di 1.62 gradi fahrenheit (0,90 centigradi) al di sopra della media del XX secolo" che corrisponde alla "temperatura più alta mai registrata dal 1880".
"Dal 1997", si legge nel documento, "16 dei successivi 18 anni sono stati più caldi di quell'anno, all'epoca il più caldo di sempre". Solo lo scorso anno sono stati 10 i mesi che hanno raggiunto temperature mai rilevate negli stessi mesi degli anni precedenti.
L'impennata è stata un fenomeno globale, con un caldo fuori dall'ordinario un po' ovunque: in centro America come nella parte settentrionale del Sud America, e così in Europa, Asia e persino in gran parte della Siberia centro-orientale. Negli stati meridionali e orientali dell'Africa la canicola è stata più rovente che mai, e così in molte aree del Pacifico nordorientale ed equatoriale toccate da El Niño.
In una nota, Charles Bolden, dell'agenzia spaziale americana ha spiegato che "il cambiamento climatico è una sfida per la nostra generazione e il lavoro vitale della Nasa su questa questione importante colpisce ogni persona sulla Terra". Bolden, nello stesso documento, lancia un allarme ai governanti degli stati del pianeta: "L'annuncio odierno non solo sottolinea l'importanza del programma di osservazione della Terra da parte della Nasa ma rappresenta anche un dato cruciale che dovrebbe colpire i legislatori: ora è tempo di agire sul clima".
Secondo la Nasa, la temperatura della superficie del nostro pianeta è cresciuta di circa un grado Celsius dalla fine della parte conclusiva del 19esimo secolo, un rialzo ampiamente dovuto all'aumento del diossido di carbonio e di altre emissioni create dall'uomo e finite nell'atmosfera. Gran parte delle temperature più calde, continua la Nasa, sono state registrate negli ultimi 35 anni dove si sono verificati i 15 dei 16 anni più caldi avuti dal 2001.
Il report della Noaa, l'agenzia federale che si occupa di meteorologia, ha rilevato che "la media del 2015 in mare e su Terra è stata di 1.62 gradi fahrenheit (0,90 centigradi) al di sopra della media del XX secolo" che corrisponde alla "temperatura più alta mai registrata dal 1880".
"Dal 1997", si legge nel documento, "16 dei successivi 18 anni sono stati più caldi di quell'anno, all'epoca il più caldo di sempre". Solo lo scorso anno sono stati 10 i mesi che hanno raggiunto temperature mai rilevate negli stessi mesi degli anni precedenti.
L'impennata è stata un fenomeno globale, con un caldo fuori dall'ordinario un po' ovunque: in centro America come nella parte settentrionale del Sud America, e così in Europa, Asia e persino in gran parte della Siberia centro-orientale. Negli stati meridionali e orientali dell'Africa la canicola è stata più rovente che mai, e così in molte aree del Pacifico nordorientale ed equatoriale toccate da El Niño.
In una nota, Charles Bolden, dell'agenzia spaziale americana ha spiegato che "il cambiamento climatico è una sfida per la nostra generazione e il lavoro vitale della Nasa su questa questione importante colpisce ogni persona sulla Terra". Bolden, nello stesso documento, lancia un allarme ai governanti degli stati del pianeta: "L'annuncio odierno non solo sottolinea l'importanza del programma di osservazione della Terra da parte della Nasa ma rappresenta anche un dato cruciale che dovrebbe colpire i legislatori: ora è tempo di agire sul clima".
Secondo la Nasa, la temperatura della superficie del nostro pianeta è cresciuta di circa un grado Celsius dalla fine della parte conclusiva del 19esimo secolo, un rialzo ampiamente dovuto all'aumento del diossido di carbonio e di altre emissioni create dall'uomo e finite nell'atmosfera. Gran parte delle temperature più calde, continua la Nasa, sono state registrate negli ultimi 35 anni dove si sono verificati i 15 dei 16 anni più caldi avuti dal 2001.