SCIENZA
L'allarme dell'Organizzazione meteorologica mondiale
Clima: nuovo record dei gas serra nel 2014. New York e Londra rischiano di finire sott'acqua
L'Omm sollecita nuove iniziative per contrastare questo fenomeno alla Conferenza sul clima che si aprirà il 30 novembre a Parigi. Tra il 1990 e il 2014 c'è stato un aumento del 36% del forzante radiativo a causa di gas serra persistenti come anidride carbonica (CO2), metano (CH4) e il protossido di azoto (N2O) generati da attività industriali, agricole e domestiche.
Secondo il bollettino dell'Omm, tra il 1990 e il 2014 c'è stato un aumento del 36% dell'effetto del riscaldamento sul nostro clima a causa di gas serra longevi come l'anidride carbonica (CO2), il metano (CH4) e il protossido di azoto (N20) prodotti da attività industriali, agricole e domestiche.Le concentrazioni atmosferiche di CO2 hanno raggiunto 397,7 parti per milione (ppm) nel 2014, precisa il Bollettino dell'Omm. Nella primavera del 2014, quando il CO2 risulta più abbondante, le concentrazioni nell'emisfero settentrionale hanno varcato la soglia simbolicamente significativa di 400 ppm e nella primavera 2015, la concentrazione media globale di CO2 ha superato il livello di 400 ppm.
"Il CO2 non si vede. una minaccia invisibile, ma molto reale che si traduce in temperature globali più alte ed eventi meteorologici estremi più numerosi come ondate di calore e inondazioni, scioglimento dei ghiacci, innalzamento del livello del mare e aumento dell'acidità degli oceani", ha ricordato ill rapporto dell'Omm che evidenzia anche l'interazione e l'effetto di amplificazione tra i crescenti livelli di CO2 ed vapore acqueo.
A Parigi quindi la posta in ballo è altissima. Secondo uno studio americano, inoltre, il livello dei mari continua ad alzarsi e anche se il mondo dovesse essere in grado di limitare il riscaldamento globale a 2 gradi centigradi in più, megalopoli come Londra, New York, Shanghai, Mumbai e Hong Kong rischiano di finire parzialmente sott'acqua. A +2 gradi centigradi, il livello dei mari continuerà ad alzarsi per coprire territori nei quali vivono oggi 280 milioni di persone, spiega lo studio elaborato dall'istituto di ricerca Climate Central. Ancora peggiore la situazione se la temperatura media globale dovesse crescere di 4 gradi centigradi: sarebbero colpite 600 milioni di persone.