Coronavirus
"Chiediamo una risposta educativa volontaria per i bambini più vulnerabili"
Comunità Sant'Egidio, appello al mondo della scuola: "Didattica nei mesi estivi"
"Sia colmata quella povertà educativa che si è creata a causa della pandemia" ha detto il presidente Marco Impagliazzo. Secondo una ricerca pubblicata dalla Comunità, a Roma più del 60% dei bambini tra i 6 e i 10 anni è rimasto senza lezioni online
"Alcuni bambini, particolarmente i più vulnerabili, non hanno goduto appieno di questo diritto e quindi è giusto che recuperino quella parte di diritto che è stato loro tolto dal virus. Dobbiamo guardare a questi mesi anche con gli occhi dei bambini che hanno resistito in questa difficilissima situazione. Perciò rivolgo un appello su base volontaria a tutti coloro che si occupano di scuola: maestri, insegnanti, dirigenti scolastici, educatori,impiegati nelle cooperative, volontari e famiglie".
"Spero che il governo e il ministero dell'Istruzione possano tener conto di questo appello, che viene da una Comunità che ha fatto del volontariato e dell'impegno gratuito il suo punto di forza, affinché siano aperti tutti gli spazi possibili nelle scuole e sia data la possibilità di operare a tutti coloro che, su base volontaria, volessero contribuire alla creazione di una scuola a piccoli gruppi", ha concluso il presidente.
A Roma più del 60% dei bambini senza lezioni
Il 61% dei bambini tra i 6 e i 10 anni a Roma non ha svolto lezioni online. A molti di questi sono stati assegnati compiti senza spiegazioni o inoltrate comunicazioni sul registro elettronico o whatsapp senza la possibilità che potessero essere recepite. Circa 1 bambino su 2 per due volte a settimana svolge un'ora e mezza di lezione" ha sottolineato Impagliazzo, illustrando i dati dell'indagine svolta a Roma. Numeri allarmanti alla luce dei quali "è necessario rivolgere un appello all'intera comunità scolastica e alle istituzioni".