ITALIA
La bozza è rimasta per cinque mesi aperta alle osservazioni
Camera, conclusa la consultazione pubblica sulla Carta dei diritti di internet
Le sessioni di accesso alla piattaforma sono state oltre 14 mila, gli utenti unici quasi 10 mila, con circa 600 commenti, in maggioranza positivi. Tutti i contributi arrivati resteranno consultabili. E' la prima volta che in Italia si istituisce in sede parlamentare una Commissione di studio su questi temi
Tutti i contributi arrivati resteranno consultabili e saranno presi in considerazione dalla Commissione per la stesura finale della Dichiarazione.
La prima bozza è stata pubblicata il 13 ottobre 2014 sul sito della Camera dei deputati e in contemporanea sulla piattaforma di consultazione pubblica Media Civici.
La bozza di Dichiarazione dei diritti in Internet è frutto del lavoro della Commissione di studio per i diritti e doveri relativi ad Internet istituita dalla presidente della Camera, Laura Boldrini. Il documento è composto da un preambolo e da quattordici articoli e dal 27 ottobre 2014 al 31 marzo 2015 tutti i cittadini interessati hanno potuto contribuire sulla piattaforma, valutando le proposte della Commissione, con commenti e suggerimenti.
Si è conclusa il 31 marzo la consultazione pubblica avviata dalla Camera sulla bozza di Dichiarazione dei diritti in Internet, stilata dalla Commissione sui diritti e i doveri in Internet. Le sessioni di accesso alla piattaforma sono state oltre 14 mila e gli utenti unici quasi 10 mila, con un totale di quasi 600 opinioni espresse, in maggioranza positive.
La prima bozza è stata pubblicata il 13 ottobre 2014 sul sito della Camera dei deputati e in contemporanea sulla piattaforma di consultazione pubblica Media Civici.
La bozza di Dichiarazione dei diritti in Internet è frutto del lavoro della Commissione di studio per i diritti e doveri relativi ad Internet istituita dalla presidente della Camera, Laura Boldrini. Il documento è composto da un preambolo e da quattordici articoli e dal 27 ottobre 2014 al 31 marzo 2015 tutti i cittadini interessati hanno potuto contribuire sulla piattaforma, valutando le proposte della Commissione, con commenti e suggerimenti.