ITALIA
Con una lettera all'Osservatorio ha ritirato la richiesta di autorizzazione
Costa blocca i lavori di rimozione della Concordia
Non è stata una decisione dell'Osservatorio quella di bloccare il montaggio dei cassoni di galleggiamento per la rimozione della nave dal Giglio. Il fermo è stato dato dalla Costa
"L'Osservatorio - ha aggiunto Sargentini - ha chiesto a Costa di conoscere gli scenari di rischio relativi alla scelte di trasporto dello scafo della Concordia: traino e Vanguard, fino ad eventuale esplicita rinuncia di Costa sull'uso della piattaforma". E questo perché "a quelle scelte è legato il problema delle acque interne residue, della loro bonifica e del tipo di trattamento in sicurezza per il mare del Giglio e in generale per l'ambiente. Cambiano infatti - ha concluso la nota - le possibilità d'intervento a cassoni montati, problema di cui si è fatta carico la stessa Costa con la sua lettera di sospensione dell'operazione".
Il blocco temporaneo dei lavori avrà comunque delle ripercussioni sui tempi di spostamento della Concordia, come aveva annunciato il commissario per l'emergenza Franco Gabrielli, nell'audizione di una settimana fa al Senato. In quella occasione infatti il capo della Protezione civile aveva ricordato che la mancata scelta del porto finale avrebbe avuto delle ripercussioni dirette sui lavori che si stavano svolgendo al Giglio e dunque sulla rimozione stessa della nave.
Installato solo il primo dei 19 cassoni
Nei giorni scorsi al Giglio è arrivato, ed è stato installato, il primo dei diciannove cassoni che dovranno essere montati sul lato di dritta, quello emerso dal mare, per consentire il rigalleggiamento della Concordia. L'Osservatorio però non ha concesso l'autorizzazione all'installazione dei successivi cassoni e questo proprio perché manca la decisione sul porto di destinazione finale.
Dove svuotare la Concordia? I liquidi presenti all'interno della nave sono altamente inquinanti
Se il relitto dovesse essere portato via con la Vanguard, la meganave olandese che ingloberebbe la Concordia per portarla presumibilmente in un porto estero, dovrebbe necessariamente essere svuotata di tutti i liquidi presenti al suo interno, per consentirgli di avere maggiore stabilità. Un'operazione che, una volta montati i cassoni, potrebbe essere fatta solo attraverso uno sversamento in mare dei liquidi stessi, cosa che provocherebbe un inquinamento ambientale. Oppure bisognerebbe prima trainare la Concordia in un porto intermedio, per svuotarla dei liquidi e successivamente caricarla sulla Vanguard.
Galletti su twitter: Al lavoro per smaltimento in Italia
"Soluzione su #Concordia per noi è priorità: a lavoro per rispetto tempi, protezione #ambiente e smaltimento in Italia". Lo ha scritto su twitter il ministro dell'ambiente Gian Luca Galletti, dopo la sospesione dei lavori di aggancio dei cassoni sul relitto della Concordia all'Isola del Giglio.
Sindaco del Giglio: Chiesta convocazione straordinaria Comitato Consultivo
"Sulle scelte della rimozione del relitto si è generata una situazione molto grave e
assai preoccupante. Costa Crociere chiarisca immediatamente le modalità di rimozione e il porto di destinazione e si riprenda la corsa dei lavori per raggiungere quel traguardo che attendiamo da tre anni. L'Isola del Giglio non può permettersi di aggiungere ulteriori danni a quanto fin qui ha già, suo malgrado, subito". A dichiararlo il sindaco del Comune di Isola del Giglio, Sergio Ortelli. "Già un mese fa - ha proseguito Ortelli - dissi che era importante fare chiarezza sulle modalità di rimozione e lo feci non a caso. Era la dimostrazione che ancora una volta il Giglio chiedeva a chi ha l'esclusiva responsabilità della vicenda, e cioè la parte privata, un chiarimento doveroso. Perché si faccia quanto prima chiarezza ho chiesto al Prefetto, Franco Gabrielli, la convocazione di un Comitato Consultivo straordinario".