POLITICA
Nota di Palazzo Chigi
Conte all'Ue: andiamo avanti con le nostre stime
In una nota il premier replica alla Commissione Europea sulle stime relative a deficit e crescita dell'Italia: "Le previsioni sottovalutano l'impatto positivo della nostra manovra e delle nostre riforme strutturali"
Dopo le previsioni europee sui conti pubblici Palazzo Chigi dirama una nota in cui ribadisce le stime del governo sui conti pubblici, contestando le valutazioni della Commissione Europea. Già il ministro dell'Economia Giovanni Tria aveva criticato l'analisi dell'Ue definendola parziale e non attenta. E alle dichiarazioni del ministro è seguita la nota del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
"Le previsioni di crescita della Commissione Ue per il prossimo anno sottovalutano l'impatto positivo della nostra manovra economica e delle nostre riforme strutturali. Andiamo avanti con le nostre stime sui conti pubblici, sulla crescita che aumenterà e sul debito e il deficitche diminuiranno. Non ci sono i presupposti per mettere in discussione la fondatezza e la sostenibilità delle nostre previsioni" scrive Conte.
Per questo, si legge nella nota, "riteniamo assolutamente inverosimile qualsiasi altro tipo di scenario sui conti pubblici italiani. Il deficit diminuirà con la crescita e questo ci permetterà di far diminuire il rapporto debito/PIL al 130% nel prossimo anno e fino al 126,7% nel 2021".
Sulla possibilità che la mancata crescita dell'Italia sia un problema per l'Eurozona il premier ribatte: "L'Italia non è affatto un problema per i Paesi dell'Eurozona e dell'Unione europea, ma anzi contribuirà alla crescita di tutto il continente. Le riforme strutturali che mettiamo in campo, dalla riforma dei centri per l'impiego alla semplificazione del codice degli appalti, alla riforma del codice e del processo civile insieme al piano investimenti, daranno maggiore impulso alla crescita rispetto a quanto previsto dalla Commissione Ue. Sulla base di queste valutazioni - è la conclusione della nota - guardiamo positivamente agli sviluppi del dialogo intrapreso con le Istituzioni europee".
Nuovo scontro a distanza tra Roma e Bruxelles sui conti pubblici.
"Le previsioni di crescita della Commissione Ue per il prossimo anno sottovalutano l'impatto positivo della nostra manovra economica e delle nostre riforme strutturali. Andiamo avanti con le nostre stime sui conti pubblici, sulla crescita che aumenterà e sul debito e il deficitche diminuiranno. Non ci sono i presupposti per mettere in discussione la fondatezza e la sostenibilità delle nostre previsioni" scrive Conte.
Per questo, si legge nella nota, "riteniamo assolutamente inverosimile qualsiasi altro tipo di scenario sui conti pubblici italiani. Il deficit diminuirà con la crescita e questo ci permetterà di far diminuire il rapporto debito/PIL al 130% nel prossimo anno e fino al 126,7% nel 2021".
Sulla possibilità che la mancata crescita dell'Italia sia un problema per l'Eurozona il premier ribatte: "L'Italia non è affatto un problema per i Paesi dell'Eurozona e dell'Unione europea, ma anzi contribuirà alla crescita di tutto il continente. Le riforme strutturali che mettiamo in campo, dalla riforma dei centri per l'impiego alla semplificazione del codice degli appalti, alla riforma del codice e del processo civile insieme al piano investimenti, daranno maggiore impulso alla crescita rispetto a quanto previsto dalla Commissione Ue. Sulla base di queste valutazioni - è la conclusione della nota - guardiamo positivamente agli sviluppi del dialogo intrapreso con le Istituzioni europee".