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POLITICA

Lo scontro sul condono

Conte: mai aiuti ai grandi evasori, vale il contratto di governo

Nel testo approdato in Consiglio dei ministri "il famigerato articolo 9 era in bianco", dice il premier

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 "Mai aiuti ai grandi evasori, vale il contratto di governo". Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un'intervista al Fatto Quotidiano. "La Lega e il Movimento 5 Stelle hanno a cuore i cittadini onesti e vogliono perseguire duramente chi pratica il riciclaggio", dichiara il premier, che aggiunge: "Torneremo in Consiglio e chiariremo questo passaggio pervenendo a una soluzione che, come nelle intenzioni iniziali, mira a offrire ai contribuenti la possibilita' di mettersi in regola senza alcun favore ai grandi evasori".

"Una crisi di governo non è assolutamente nell'ordine delle cose - sottolinea Conte - non può essere un passaggio, pur critico, a mettere in discussione il cambiamento che stiamo apportando al Paese". "Dopo avere rivisto il testo normativo sulla pacificazione fiscale e averlo coordinato al suo interno, lo riporterò in Consiglio perché sia effettuata una seconda deliberazione, che potrà anche apportare modifiche", spiega il premier, che aggiunge: "Se ci sono dei dubbi di natura tecnica o se sorgessero dubbi di natura politica potremo anche intervenire su di esso. In questi giorni ci sono state fibrillazioni, ma rimaniamo una compagine coesa e responsabile".

Nel testo approdato in Consiglio dei ministri "il famigerato articolo 9 era in bianco - dice Conte -. Un testo normativo viene spesso rimaneggiato nel passaggio tra uffici della Presidenza, ministero dell'Economia e Ragioneria e, infine, Quirinale". "Nel corso del Consiglio mi è stato recapitato un foglio con una prima formulazione giuridica dell'accordo. Questo foglio non è stato distribuito a tutti i ministri, sono stato io a sintetizzare i termini dell'accordo politico raggiunto, nella consapevolezza che il testo che avevo tra le mani andava poi verificato sul piano tecnico. Già a caldo ho segnalato alcune correzioni che andavano apportate per renderlo aderente all'accordo raggiunto". "La 'pacificazione fiscale' - aggiunge - serve a consentire ai contribuenti di azzerare le pendenze e di accedere al nuovo sistema, che contempla un 'fisco amico'".
"L'accordo politico raggiunto ha l'obiettivo di permettere a chi ha avuto difficoltà oggettive di regolarizzare la sua posizione con il fisco, non vale certo a favorire i malfattori, neppure gli esponenti della Lega, negli incontri politici preliminari, hanno mai manifestato l'intenzione di premiare i grandi evasori", sottolinea Conte.
 
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