POLITICA
Fibrillazioni nella maggioranza
Alfano, "avvertimento" a Renzi: "Se il Pd propone i matrimoni gay ce ne andiamo"
Il vicepremier all'attacco: "Famiglia composta da un uomo e una donna. Difendiamo quello che dice la Costituzione". E sul rimpasto: "Non è un'emergenza"
"Il Job Act è la solita zuppa"
"Job act si the same old soup, è la stessa zuppa di sempre". E' il giudizio lapidario espresso da Alfano, vicepremier e leader del Nuovo centrodestra, sulla proposta di un Jobs Act formulata da Matteo Renzi. "Di fronte a tutto ciò che sta succedendo, il problema delle sedie nel governo non credo sia emergenziale. Se qualcuno lo porrà lo affronteremo. Ma non credo sia essenziale nel 2014". Alfano ridimensiona, quindi, l'urgenza di un rimpasto di governo: "Quanto a me - aggiunge - non ho incarichi nel mio partito. Ho deciso di continuare a occuparmi della vicenda del governo che è fondamentale".
"Ncd scudo a canne e frontiere libere"
"Siamo al governo per fare scudo a delle cose che la sinistra farebbe se non ci fossimo noi. Se non ci fossimo noi, la sinistra riterrebbe normale legalizzare la canna, i matrimoni gay, le adozioni dei gay e frontiere libere agli immigrati. Questo è il riformismo di sinistra. Noi siamo dall'altra parte". Alfano risponde poi alla domanda se si senta "maltrattato" da Matteo Renzi: "No, perché la penso in modo molto pratico: Renzi dice che per lui il governo può andare avanti fino al 2015. E io mi fido. Renzi lo ha detto pubblicamente, è un leader di nuova generazione e ha tutto l'interesse a dire una cosa e fare la cosa che ha detto. Era tipico dei vecchi leader dire una cosa
e farne un'altra. Sulla sua volontà di mandare avanti il governo mi fido di lui. Manterrà quel che ha detto".
Renzi-Berlusconi, "non è un problema"
"Renzi è libero di vedere Berlusconi e io non me ne adonterei. Poi noi faremo le nostre valutazioni, ma non c'è nulla di strano o di male". Così Alfano, a proposito del dialogo tra Pd e Fi sulla legge elettorale. "Si sta dando un'enfasi eccessiva - aggiunge - su questi rapporti fra Renzi e Verdini o tra Renzi e Berlusconi".