SCIENZA
Cop21. Verso un accordo sul clima. Italia stanzia 13 milioni per l'Africa
A Parigi si contano i giorni, le ore che precedono l'accordo sul clima. Quello storico, quello ambizioso su cui si discute da tempo e che dovrà convincere tutti. Nell'interesse dell'umanità è del Pianeta. A momenti dovrebbe uscire l'ultima bozza di accordo, quella definitiva su cui si dovrà discutere per arrivare a una intesa definitiva. Il nodo principale, quello su cui si gioca tutto è quello della differenziazione come l'ha chiamata Fabius, le differenze di assunzione di responsabilità tra i Paesi. Su questo punto la partita è ancora aperta.
13 milioni dall'Italia per l'Africa per sviluppo energie rinnovabili
Intanto il governo italiano ha annunciato alla Cop21 un contributo di 13 milioni di dollari per gli Stati africani per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per le azioni sul clima attraverso la Banca africana di sviluppo (Afdb). "L'Italia - ha detto il ministro dell'Ambiente Galletti - si conferma nazione in prima linea nel contrasto al cambiamento climatico e schierata al fianco dei Paesi in via di sviluppo per sostenerli verso una crescita sostenibile e inclusiva. Questo accordo puo' aiutare molto l'Africa in un settore determinante per gli obiettivi che ci daremo qui a Parigi e in generale per il suo futuro economico e sociale".
Il nostro Paese ha destinato 8 milioni al Fondo per l'energia sostenibile per l'Africa (Sefa) gestito dalla Afdb. L'impegno dell'Italia aumenta il valore del fondo da 87 a quasi 95 milioni di dollari e consente di rafforzare l'assistenza alle nazioni africane per sbloccare gli investimenti privati nel settore dell'energia pulita. Il nostro Paese si unisce cosi' ai governi di Danimarca, Regno Unito e Stati Uniti, in particolare sostenendo lo sviluppo di progetti per l'energia rinnovabile e il "New Deal" del presidente Akinwumi Adesina di Afdb, per elettrificare tutta l'Africa nei prossimi 10 anni e risolvere il deficit energetico del continente entro il 2025. Il fondo Sefa è stato lanciato nel 2012 per affrontare i diversi ostacoli a uno sviluppo del settore delle energie rinnovabili in Africa, tra cui la mancanza di progetti bancabili sul mercato, l'accesso limitato ai finanziamenti per i progetti di piccole e medie imprese, gli ambienti politici difficili per gli investimenti privati nei settori energetici. Sempre gestito dalla Banca africana di sviluppo è il Fondo per il cambiamento climatico in Africa (Accf), cui l'Italia ha destinato 5 milioni di dollari: da bilaterale, con il solo impegno della Germania, il fondo diventa cosi multilaterale.