La lotta alla pandemia
AstraZeneca, Magrini (Aifa): "Revocato il divieto d'uso". Si riparte oggi con le vaccinazioni
Conferenza stampa al ministero della Salute, Locatelli: "25 casi di trombosi su 20 milioni di vaccinati e allo stato non è dimostrabile un nesso". Poi: "Se una persona viene chiamata per AstraZeneca e lo rifiuta sarà nel tempo considerata per altri vaccini". No aspirina o eparine prima o dopo il vaccino, raccomanda l'Aifa. La somministrazione riprende in tutti i paesi europei a parte Norvegia e Svezia, che aspettano ulteriori studi
Riprende oggi in tutta Italia, dopo il via libera dell'Ema, la somministrazione del vaccino anti-Covid di AstraZeneca. La revoca del divieto di utilizzo è stata annunciata stamane durante una conferenza stampa al Ministero della Salute, cui hanno partecipato il Direttore Generale dell'Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini, il Direttore Generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, e il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli.
A partire dalle 15 di oggi pomeriggio, sono riprese così le somministrazioni di AstraZeneca. Il primo a riaprire è stato il drive through della Difesa al Parco del Trenno di Milano, il più grande d'Italia.
Magrini: "Aifa ha revocato il divieto d'uso"
"E' di poco fa la conclusione del comitato per la valutazione farmaci di Ema, che ha approvato e ratificato quanto proposto ieri dal Prac sul vaccino AstraZeneca. Aifa ha appena revocato il divieto d'uso stabilito in via precauzionale qualche giorno fa" ha detto il direttore generale dell'Agenzia, Nicola Magrini, durante la conferenza stampa.
"La notizia principale da sottolineare è che i benefici del vaccino AstraZeneca superano ampiamente i rischi e quindi il vaccino è sicuro senza limitazioni di età e senza sostanziali controindicazioni per l'uso. Non è associato a un aumento del rischio trombotico , né ci sono problematiche rispetto ai lotti" ha aggiunto Magrini.
Non usare farmaci preventivi come aspirina o eparina
Aifa esprimerà nei prossimi giorni un documento ufficiale contro un uso preventivo o profilattico di farmaci come aspirina, tachipirina o eparina, antinfiammatoria. Non c'è motivo di usare farmaci preventivi o dopo la vaccinazione perché non c'è alcun nesso dimostrato" ha spiegato il direttore Aifa. "I vaccinati siano tranquilli e sicuri e solo se ci sono sintomi si rivolgano al medico".
Non avere preoccupazioni rispetto all'uso della pillola
"Ema e Aifa andranno a una esplicita raccomandazione di non avere preoccupazioni rispetto all'uso della pillola in relazione alla vaccinazione con AstraZeneca" ha spiegato ancora Magrini.
Ulteriori studi
"Nesso causale con eventi rari trombotici non è dimostrato ma saranno avviati ulteriori studi.La preoccupazione giustificata nata dalla segnalazione di questi pochi casi di una certa gravità ha portato alla sospensione della campagna vaccinale in Ue. Ma gli eventi rari si possono conoscere meglio solo dopo l'utilizzo. Non c'è a oggi un legame causale" ha concluso Magrini. 18 i casi di trombosi dei seni cavernosi cerebrali e 7 di coagulazione su 20 milioni di vaccini.
Rezza: incidenza alta Covid, frenare campagna vaccini è rischioso
La revoca della sospensione è un grande sollievo perché dobbiamo dare accelerazione forte alla campagna vaccinale. A fronte dei rarissimi eventi avversi dobbiamo invece considerare che abbiamo ora incidenza elevata di Covid nel Paese con 150 casi per 100 mila abitanti. Rinunciare ora a una forte campagna vaccinale sarebbe estremamente rischioso" ha detto il direttore Generale della Prevenzione del ministero, Gianni Rezza, durante la conferenza stampa.
Ora raddoppio vaccinazioni
"Eravamo a 200 mila vaccinazioni al giorno e abbiamo avuto purtroppo una battuta d'arresto. Sappiamo che dobbiamo raddoppiare questo ritmo. La campagna di vaccinazione può ora entrare nel vivo anche perché a metà aprile un nuovo quarto vaccino si renderà disponibile" ha sottolineato Rezza.
Liste d'attesa nelle regioni, cittadini vogliono vaccinarsi
"Già diverse regioni ci hanno chiamato dicendo che hanno liste di attesa lunghe e chiedendo di riprendere la vaccinazione. Quindi la percezione del rischio è molto alta e credo che la voglia dei cittadini di essere vaccinati è alta, e se qualcuno rinuncia ci saranno molti altri che vorranno vaccinarsi. Aiuteremo le regioni ad accelerare la campagna" ha concluso il direttore della Prevenzione.
Locatelli: chi rifiuta AstraZeneca sarà in seguito contattato per altri vaccini
"Se una persona viene chiamata per il vaccino di AstraZeneca e rifiuta di vaccinarsi verrà successivamente nel tempo considerata per altre tipologie di vaccini. Sono state date ad oggi indicazioni per un uso preferenziale dei vaccini a mRna per gli over-80, personale sanitario o Rsa e soggetti estremamente vulnerabili". Lo ha detto il presidente del Css, Franco Locatelli, durante la conferenza stampa al ministero.
Nessun motivo per stop sotto 55 anni
"Le autorità regolatorie nazionali hanno un loro grado di autonomia per decidere restrizioni d'uso. Noi abbiamo valutato e non riteniamo che sussistano motivi per procedere ad una restrizione di impiego d'uso del vaccino AstraZeneca sotto i 55 anni di età come deciso in Francia", ha poi detto il presidente del Css, sottolineando che la maggioranza delle vaccinazioni con AstraZeneca sono state fatte proprio in questa fascia di età ed è dunque consequenziale che gli eventi rari segnalati si siano verificati in tale fascia.
Continuare gli studi sui bimbi, tra loro in Italia 10 morti per Covid
E' necessario promuovere "gli studi per la valutazione dei vaccini anche in età pediatrica. Infatti, a fronte di 25 casi di trombosi rara su 20 milioni di vaccinati, va ricordato che in Italia purtroppo una decina di bambini ha perso la vita proprio Covid-19", ha detto Locatelli.
Dal Covid maggiori rischi di coaguli
"Non ci sono evidenze che globalmente il vaccino AstraZeneca, da un profilo di efficacia rilevante di oltre l'80%, incrementi il rischio di complicanze tromboemboliche. Nei 25 casi gravi su 20 milioni di vaccinati non è dimostrabile un nesso di causalità, c'è solamente un'allerta, ma ricordiamo che l'infezione di Covid19 è assai più pericolosa per la formazione di coaguli", ha spiegato Locatelli.
"La farmaco-vigilanza, la sorveglianza, sono un valore aggiunto. Questo deve essere letto come un'ulteriore forma di tutela per sicurezza per le persone che vengono sottoposte a qualunque trattamento farmacologico ivi compresa la somministrazione dei vaccini" ha concluso Locatelli.
Il vaccino dell'azienda anglo-svedese era stato stoppato, in via precauzionale, dopo la segnalazione di alcuni casi avversi fatali (eventi trombo-embolici). Le successive indagini dell'Ema hanno stabilito che non c'è alcun legame tra quegli eventi e l'inoculazione del vaccino.
"Sono venute meno le ragioni alla base del divieto d'uso in via precauzionale dei lotti del vaccino, emanato il 15 marzo 2021. Pertanto, non appena il Comitato per i farmaci a uso umano (Chmp) rilascerà il proprio parere, Aifa procederà a revocare il divieto d'uso del vaccino AstraZeneca, consentendo così una completa ripresa della campagna vaccinale a partire dalle 15.00", aveva già comunicato ieri l'Aifa in una nota.
Il governo pensa alla campagna 'Mi vaccino perché..."
Il Governo, intanto, pensa a una campagna di comunicazione per "sfumare le angosce degli ultimi giorni e ammortizzare l'effetto nefasto della sospensione temporanea di Astrazeneca". Lo riporta oggi Repubblica. Prima una grande scritta: "Mi vaccino perché..." poi il volto di un campione. L'idea è coinvolgere personaggi come Francesco Totti e Valentina Vezzali, ma anche personalità del mondo della cultura, del cinema, della musica e dell'informazione. Secondo il quotidiano, "nei prossimi giorni Palazzo Chigi cercherà di pianificare la campagna che ha in mente. Innanzitutto raccogliendo l'adesione formale dei big, tutti ad altissima 'popolarità'. Poi coinvolgendo le principali testate radio-televisive del Paese, così come i quotidiani e i siti d'informazione". Il quotidiano aggiunge che il premier Draghi "annuncerà nelle prossime ore - forse oggi in una conferenza stampa - "l'intenzione di prenotare la 'sua' dose".
Norvegia, Svezia e Finlandia non ripartono
Nonostante l'Ema abbia dichiarato "sicuro ed efficace" il vaccino di Astrazeneca, la Norvegia, Svezia e Finlandia ritengono prematuro riprendere le vaccinazioni e rimandano di almeno una settimana la decisione in merito, alla luce delle informazioni che usciranno dagli ulteriori studi che sta conducendo l'Ema. "La vaccinazione con AstraZeneca rimarrà sospesa fino a quando non avremo un quadro completo della situazione", ha detto in conferenza stampa il direttore dell'Istituto di salute pubblica norvegese, Camilla Stoltenberg. La Norvegia era stato il primo Paese a segnalare casi trombo-embolici gravi.
In particolare, la Finlandia ha sospeso l'uso di AstraZeneca, mentre i responsabili della Sanità indagano su due casi di possibili trombi. L'istituto stima che per l'indagine ci vorrà almeno una settimana, i casi erano stati segnalati all'inizio di questa settimana.
Von der Leyen: raggiungeremo obiettivo 70% vaccinati entro estate
L'Europa raggiungerà l'obiettivo di vaccinare il 70% dei cittadini entro l'estate. Lo afferma la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen in un'intervista a Repubblica. "Sono estremamente fiduciosa che raggiungeremo l'obiettivo, afferma la presidente, aggiungendo che "ora siamo concentrati a fare di tutto per ridurre la diffusione del virus aumentando e stabilizzando le forniture dei vaccini, siamo ancora in una situazione molto preoccupante tra varianti e terza ondata. Posso capire quanto sia difficile e frustrante la situazione, quanto soffrano i nostri cittadini ma dico che giudicheremo la crisi quando l'avremo superata. Sono profondamente convinta che capiremo tutti che l'approccio giusto era di stare insieme come Unione europea".
Sui ritardi di Astrazeneca nelle forniture delle dosi di vaccino previste la Von der Leyen annuncia poi che "abbiamo mandato oggi (ieri per chi legge, ndr) una lettera di messa in mora ad AstraZeneca perché vogliamo attivare un processo strutturato di soluzione delle dispute. Ci sono diversi punti aperti sui contratti e il modo migliore per chiarirli è questo".
Infine, sul vaccino russo la presidente della Commissione europea afferma che "Sputnik ora è in rolling review, ma non ha ancora chiesto l'autorizzazione formale. Il secondo punto fondamentale - e lo vediamo con AstraZeneca - è che una azienda deve essere capace di rispettare le forniture e al momento non abbiamo visto alcuna prova della capacità produttiva di Sputnik. L'Ema prima di autorizzare deve certificare anche i siti di produzione e la loro qualità".
Vaccino AstraZeneca oggi a tre premier europei
Tre premier di Paesi europei hanno ricevuto oggi il vaccino AstraZeneca per promuovere fiducia tra la popolazione. Prima dose per il primo ministro britannico, Boris Johnson, il collega francese, Jean Castex, e quello sloveno, Janez Jansa. Con Jansa, a favore di telecamera, sarà vaccinato oggi anche il presidente sloveno Borut Pahor.
Il verdetto dell'Ema
"Siamo arrivati a una conclusione: il vaccino AstraZeneca è efficace contro il coronavirus e i benefici sono ampiamente superiori ai rischi, non sono emersi legami tra il vaccino ed eventi tromboembolici. Faremo degli studi specifici sugli effetti collaterali, e restiamo fiduciosi sui vaccini che sono fondamentali per la sfida che stiamo affrontando". Lo ha detto Emer Cooke, direttore esecutivo dell'Agenzia Europea per i Medicinali (Ema), nel corso di una conferenza stampa sulla revisione dei vaccini Astrazeneca contro il Covid-19. "La conclusione della revisione dell'Ema è che si tratta di un vaccino sicuro ed efficace". Ha dichiarato Emer Cooke, al termine della revisione dei casi di trombosi legati al vaccino di AstraZeneca. "Continueremo ad analizzare situazioni, è una priorità" I casi di trombosi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca "sono inferiori" a quelli che avvengono tra la popolazione non vaccinata. Lo ha detto Sabien Straus, presidente del Prac (commissione di farmacovigilanza) nella conferenza stampa dell'Ema.