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Coronavirus

La pandemia in Europa

​Coronavirus: Belgio, muore una bambina 12 anni. E' la più giovane vittima in Europa

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E' la più giovane vittima del Coronavirus in Europa la bambina di 12 anni deceduta sabato in Belgio dopo essere stata testata positiva al Covid-19. Domenica scorsa il Portogallo aveva annunciato il decesso di Vitor, un giovane di 14 anni senza patologie particolari, mentre in Francia è morta Julie, un'adolescente di 16 anni.

La bambina deceduta in Belgio - secondo quanto riportano i media locali - era originaria della città di Gand.

"E' stata testata positiva al Coronavirus. In tre giorni il suo stato di salute si è improvvisamente deteriorato a causa di una forte febbre ed è deceduta sabato", ha spiegato uno dei portavoce del ministero della Sanità, Steven Van Gucht, sottolineando che la bambina non aveva altre patologie. "E' un evento che è molto raro, ma che ci sconvolge", ha detto un altro portavoce, Emmanuel Andre. "E' un momento emotivamente molto difficile perchè tocca un bambino e tocca anche la comunità medica e scientifica. Pensiamo in particolare alla sua famiglia e ai suoi amici", ha aggiunto Andre commosso.

La dodicenne non andava a scuola dal 13 marzo scorso. Lunedì 16 marzo il Belgio ha deciso la chiusura degli edifici scolastici a causa del coronavirus. Lo riferisce il portale belga 7sur7 precisando che la città di Gand è in stato di choc e che l'informazione è stata inizialmente confermata da Elke Decruynaere, consigliere comunale di educazione, poi dal borgomastro (sindaco, ndr) della città ed infine dalla scuola. Genitori, insegnanti e studenti della De Harp Basic School sono stati informati oggi via e-mail.   

"Il personale scolastico e l'amministrazione offrono le loro condoglianze ai parenti e sono in stretto contatto con la famiglia per sostenerli e fare ciò che è possibile", ha affermato l'istituto, aggiungendo che la bambina non aveva frequentato la scuola dallo scorso 13 marzo e da allora non era più entrata in contatto con il corpo insegnanti o gli altri studenti.   
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