Coronavirus
"Rivedere le tempistiche per ridurre l'intensità del colore delle Regioni"
Coronavirus, Fondazione Gimbe: "Mantenere la linea del rigore per aiutare gli ospedali"
"Sull'allentamento delle misure del 29 novembre, pesa di fatto solo la riduzione dell'indice Rt, visto che tutti gli altri indicatori sono peggiorati rispetto al 6 novembre, tranne rare eccezioni" evidenzia il monitoraggio della Fondazione
"Chiediamo inoltre di rivedere le tempistiche per ridurre l'intensità del colore delle Regioni - ha aggiunto - i dati confermano infatti che due settimane di 'osservazione' sono insufficienti per valutare un miglioramento tangibile sulla curva dei contagi e, soprattutto, sui tassi di ospedalizzazione. In tal senso, l'ipotesi di un 'Italia tutta gialla' in tempi brevi è più un desiderata della politica che una strategia di controllo dell'epidemia".
"Con il cambio dei colori delle Regioni diminuito solo indice Rt"
"Sull'allentamento delle misure del 29 novembre, deciso sulla base dei criteri del Dpcm del 3 novembre, pesa di fatto solo la riduzione dell'indice Rt, visto che tutti gli altri indicatori sono peggiorati rispetto al 6 novembre, tranne rare eccezioni". E' quanto evidenzia il monitoraggio della Fondazione Gimbe sottolineando che "le misure di contenimento differenziate sembrano funzionare in relazione a intensità e durata, ma alcuni miglioramenti sono enfatizzati da ritardi di notifica e dati incompleti".
"La nostra analisi - ha dichiarato Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe - conferma che, Rt a parte, non si intravedono risultati tangibili a 3 settimane dall'introduzione delle misure. Inoltre, suggerisce che sbiadire troppo presto il colore delle Regioni rischia di determinare una risalita prima dell'indice Rt, poi della curva epidemica e quindi dei tassi di ospedalizzazione. In altre parole, con la circolazione del virus ancora troppo elevata per riprendere un efficace contact tracing e con la pressione sugli ospedali molto alta, i primi timidi segnali di miglioramento rischiano di essere vanificati dall'allentamento delle misure". Questa la rilevazione della Fondazione Gimbe sull'indice di contagio Rt nella settimana tra il 16 e il 22 novembre: Abruzzo - 0,40%; Basilicata -0,30; Calabria -0,40; Campania -0,60; Emilia Romagna -0,46; Friuli Venezia Giulia -0,47; Lazio -0,31; Liguria -0,58; Lombardia -0,81; marche -0,05; Molise -0,46; Piemonte -0,85; Bolzano -0,66; Trento -0,67; Puglia -0,53; Sardegna -0,40; Sicilia -0,22; Toscana -0,16; Umbria -0,66; Valle d'Aosta -0,42; Veneto -0,35.
"L'entità del miglioramento di alcuni parametri è peraltro sovrastimata sia da ritardi di notifica e completezza dei dati comunicati dalle Regioni, sia da alcuni fattori di non sempre chiara interpretazione. Diminuzione dei casi testati e limitata esecuzione del tampone nei contatti di positivi, con conseguente riduzione dell'incidenza di nuovi casi; ritardo di comunicazione delle date di diagnosi, prelievo e inizio sintomi, che abbassano il valore dell'indice Rt; conversione di posti letto di area medica destinati a pazienti affetti da altre patologie, con conseguente riduzione del tasso di occupazione ospedaliera".