Coronavirus
La situazione in Italia
Coronavirus. Locatelli: in vacanza rigore e prudenza. Galli: temo vaccino non prima della fine 2021
Raddoppiano i nuovi contagi e decessi in Italia: 384 nuovi casi e 10 morti nella giornata di ieri
"L'Italia - spiega Locatelli - è messa meglio di tanti altri Paesi. Non è un caso che lo affermi anche il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus in un tweet al ministro Roberto Speranza. Non dobbiamo però vanificare i risultati ottenuti abbandonando la responsabilità nei comportamenti individuali o venendo meno a quelle scelte improntate alla massima prudenza che ci hanno portato fuori dalla situazione più difficile. È un periodo di vacanza che gli italiani si devono meritatamente godere, ma senza dimenticare cosa è accaduto in questi mesi".
"Ho messo via una bottiglia dichampagne per il vaccino anti-Covid, ma temo che non lo stapperò prima della fine 2021": così Massimo Galli, Direttore malattie infettive dell'Ospedale Sacco (Milano), questa mattina ad Agorà su Rai 3 ha commentato le affermazioni del presidente Usa Donald Trump per il quale il vaccino arriverà entro il 2020. "Allo stato attuale quasi nessun vaccino ha superato la fase 1 della sperimentazione. E quando ci sarà bisognerà produrlo per le esigenze mondiali, distribuirlo e somministrarlo. E tutto questo mi preoccupa" ha aggiunto Galli, per il quale "E' sbagliato usare il vaccino come slogan politico. Ora non lo abbiamo e non lo avremo in autunno per l'inizio delle scuole. Mi preoccuperei piuttosto della campagna vaccinale per l'influenza".
"Ad oggi possiamo dare un giudizio positivo di questa prima fase di apertura, eravamo preoccupati per la ripartenza del contagio ma il sistema di monitoraggio che abbiamo costruito ci ha consentito di valutare passo dopo passo l'impatto di queste riaperture. I dati ci dicono che la curva nonostante le riaperture si è piegata e da qualche settimana siamo in fase di stabilità, il virus ancora circola ma la prevenzione ci consente di poter intervenire. Il sistema di monitoraggio è stato uno dei punti che ci ha consentito di gestire epidemia". Lo ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell'informativa al Senato sulle misure adottate dal governo per affrontare l'emergenza sanitaria legata al Coronavirus.