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Coronavirus

Tra le vittime anche pensionati richiamati al lavoro

Coronavirus. Sale a 105 il numero dei medici morti

Si allunga la lista dei camici bianchi vittime del Covid-19. Alti i numeri degli infermieri morti. Sono 26.  6.549 i positivi.

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Altri due decessi tra i camici bianchi per l'epidemia di Covid-19. Lo rende noto la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) che aggiorna costantemente l'elenco dei camici bianchi - in attività, pensionati e pensionati richiamati in servizio o comunque impegnati nell'emergenza - deceduti dall'inizio dell'epidemia. I medici deceduti sono Giunio Matarazzo, odontoiatra, e Emilio Brignole, chirurgo ospedaliero. Il totale dei decessi sale a 105.

In precedenza si erano verificati i decessi dei medici di famiglia Antonio De Pisapia e Massimo Bosio, e del chirurgo oncologo Francesco Cortesi. 

E si allunga anche l'elenco degli operatori sanitari che non ce l'hanno fatta a vincere la battaglia contro il virus. Sono 26 gli infermieri morti e 6.549 i positivi. Complessivamente gli operatori sanitari contagiati sono 12.681, tra medici, infermieri, tecnici di laboratorio, autisti delle ambulanze, ausiliari.

La Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (Fnopi)) ha sottolineato come nel giro di 48 ore il numero di positivi tra gli infermieri sia pari a un terzo dei contagiati totali nello stesso periodo di tempo, indicando anche che si tratta della categoria sanitaria che conta il maggior numero di positivi: il 52% di tutti gli operatori.

Tonino Aceti, portavoce di Fnopi, ha ribadito a gran voce che vengano garantiti tamponi e dispositivi individuali di protezione: "Gli infermieri restano più a lungo accanto al paziente, e fanno turni anche di 12 ore ciascuno, che rendono molto più elevate le possibilità di contagio. Stanno pagando un prezzo altissimo".
 
La presidente di Fnopi Barbara Mangiacavalli ha spiegato: "Il nostro fine è assistere i pazienti, individuarne le necessità ed essergli vicini, incidere nel processo organizzativo e decisionale del sistema e dare risposte mirate alle contingenze economiche e ai bisogni che emergono dall'attuale scenario demografico ed epidemiologico".
 
Dal canto suo il presidente della Fnomceo Filippo Anelli ha espresso il suo apprezzamento per le parole del Presidente della Repubblica chiedendo che "i medici, gli infermieri, gli operatori non devono più essere lasciati soli a combattere contro il virus. Non devono mai più essere lasciati a coprire le criticità e i vuoti del nostro Servizio Sanitario Nazionale".
 
"Noi contiamo su di lei, Presidente -ha detto Anelli-  sul Ministro della Salute Roberto Speranza, sul Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, perché ai sacrifici e al lavoro dei professionisti si risponda con il giusto rispetto e riconoscimento".​ 
 
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