Coronavirus
Cambia ancora la mappa della aree a rischio
Coronavirus: aumenta il numero delle regioni in fascia rossa
Campania e Toscana si aggiungono all'elenco delle regioni ad alto rischio. Il Molise, l'unica Regione italiana classificata a rischio moderato. Lazio e Sardegna le due regioni "osservate speciali" , In molte città restrizioni e limitazioni agli spostamenti nel weekend
La nuova ordinanza entra in vigore da domenica 15: due Regioni - Campania e Toscana - si aggiungono all'elenco delle zone rosse di cui già fanno parte Calabria, Lombardia, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano e Valle d'Aosta. Emilia-Romagna, Friuli e Marche diventeranno arancioni, raggiungendo Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia e Umbria. 'Gialle' rimangono invece Lazio, Molise, Sardegna, Trento e il Veneto. I dati forniti dalle regioni preoccupano, e l'Istituto superiore della Sanità, a cui è affidato il monitoraggio, esprime da un lato cauto ottimismo su alcuni territori, dall'altro invece non nasconde preoccupazione per altre aree del Paese.
Le misure, in vigore da domenica 15 avranno una durata di almeno 15 giorni e prevedono il divieto di spostamento sia con mezzi privati che pubblici all'interno del territorio, salvo che per comprovate esigenze: dunque per lavoro, studio e salute. La chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Mentre restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Intanto la prossima settimana le due regioni "osservate speciali" saranno Lazio e Sardegna i cui dati sono in peggioramento, ma al momento restano a pieno nella zona gialla.
Molise unica Regione a rischio moderato, ma in bilico
Il Molise è l'unica Regione italiana classificata a rischio moderato ma con probabilità alta di progressione a rischio Alto. Le restanti 20 Regioni sono tutte classificate a rischio Alto, evidenzia il monitoraggio settimanale della cabina di regia Iss-ministero della Salute.
Le restrizioni nei comuni
In moltissimi Comuni, sono previste ulteriori restrizioni in particolare per il weekend. Limitazioni alla circolazione nel centro storico in varie città. A Roma messaggi 'anti-folla' dalle auto dei vigili e accessi contingentati in caso di assembramenti nelle vie dello shopping, monitorate con l'elicottero. Stop alle fermate metro del centro: il Comune valuta l'apertura delle ztl. Decisa la chiusura dei maxi-store e dei mercati non alimentari nei festivi.
A Bologna il sindaco vieta iniziative, manifestazioni ed eventi in centro storico, compresa l'attività degli artisti di strada.
Il sindaco di Perugia ha disposto la chiusura al pubblico, per l'intero arco della giornata e fino al 22 novembre, della scalinata della cattedrale di San Lorenzo. Anche a Terni disposto il divieto d'accesso ad alcune aree della città.
A Genova previsto il divieto dal weekend di passeggiate in alcune parti della città, come il lungomare. Parchi aperti ma controllati con personale della Protezione civile a verificare gli assembramenti. In quanto zona arancione, chiusura di bar e ristoranti e il divieto di uscire dalla regione e spostarsi tra Comuni, salvo che per motivi di lavoro, salute o necessità.
Ordinanza del governatore Luca Zaia per i comuni del Veneto contro lo 'struscio': non è permesso passeggiare nei centri storici delle città e nelle aree affollate; la somministrazione di bevande e alimenti dalle 15 alle 18 dovrà avvenire esclusivamente da seduti. Nei prefestivi chiuse le grandi e medie strutture di vendita, outlet compresi. Aperti solo alimentari, farmacie, tabacchi ed edicole. Nei festivi vietato ogni tipo di vendita, ad eccezione degli alimentari. Per centri commerciali e supermercati favorire l'accesso degli anziani nelle prime due ore. Stretta anche sui mercati all'aperto. A Verona nel fine settimana senso unico per le strade pedonali.
In Campania i sindaci di alcune città, come Benevento e Torre Annunziata, si sono mossi nella direzione di chiudere strade o piazze affollate. Anche a Napoli sono attese misure in questa direzione, in particolare per 90 strade che risultano particolarmente soggette ad assembramenti.
A Bari dopo gli assembramenti dello scorso weekend si è decisa la stretta: il sindaco ha aumentato i controlli in alcune vie della città e nei pressi delle grandi strutture commerciali. Chiusi tre giardini e lo skate park. A Trinitapoli in azione sentinelle anti-assembramenti. Altri quattro sindaci hanno disposto la chiusura di alcune aree fino al 3 dicembre: Altamura, Monopoli, Noicattaro e Corato. A Foggia da oggi chiuse la villa comunale e, nel fine settimana, le principali vie del centro.
A Cagliari vietate bici e altri mezzi su ruote sulla passeggiata dell'Ammiragliato. L'assessore regionale alla Sanità Nieddu ha chiesto al governo di chiudere tutte le scuole, elementari, medie e superiori, per frenare il Covid. In arrivo dalla Regione un piano per la riorganizzazione della sanità.
Il sindaco di Palermo Orlando ha sospeso l'ordinanza, già annunciata, di chiusura delle scuole dell'obbligo. Fino al 3 dicembre divieto di stazionamento in centro e nel weekend anche sul litorale. Anche l'arcivescovo Lorefice ha disposto la sospensione delle attività parrocchiali in presenza a eccezione della Messa e degli altri sacramenti. A Catania, divieto di stazionamento nel weekend a Piazza Duomo e nel Borgo Marinaro
L'ordinanza del ministro della Salute
"Ho appena firmato un'ordinanza che istituisce due nuove aree rosse (Campania e Toscana) e tre nuove aree arancioni (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche). So che stiamo chiedendo ancora sacrifici, ma non c'è altra strada se vogliamo ridurre il numero dei decessi, limitare il contagio ed evitare una pressione insopportabile sulle nostre reti sanitarie. Ce la faremo. Ma è indispensabile il contributo di tutti". ha scritto ieri su Facebook il ministro della Salute Roberto Speranza.