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ITALIA

Borrelli: 8514 positivi (+529), superati i 10mila contagiati

Coronavirus, dal Nord la richiesta di "chiudere tutto". Il governo: "Non è escluso". Oggi il Cdm

Il presidente della Regione Lombardia Fontana: "Mi auguro arrivino risposte chiare". Il governo non esclude ulteriori misure. Preoccupazione di Confindustria.  Rallenta il numero dei nuovi contagi. Il numero totale dei guariti arriva a 1004. In terapia intensiva quasi 900 persone. La Cina manda in Italia un team di medici esperti

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"Ci hanno ascoltato e si sono presi una pausa per riflettere. Dal Cdm mi auguro arrivino risposte chiare". Il presidente della Lombardia Attilio Fontana, uscito proprio ieri dall'autoisolamento, in un'intervista al Corriere della Sera affida al Consiglio dei Ministri previsto oggi per le 8,30 le speranze che sia accolta la richiesta sua, "dei sindaci e dei sindacati" di chiudere le attività economiche della Lombardia per fermare la diffusione del coronavirus."Comprendiamo bene quale sia il peso di certe decisioni" in termini anche economici, spiega Fontana, "ma noi abbiamo raggiunto un accordo anche con Confindustria Lombardia". E del resto, "noi vediamo i numeri e cosa sta succedendo negli ospedali. Se il contagio continua a diffondersi a questa velocità, il sistema non potrà reggere ancora a lungo". 



Dal Nord la richiesta di chiudere tutto 
I governatori del nord Fontana e Zaia già ieri hanno chiesto un ulteriore irrigidimento dei provvedimenti per il contenimento dell'epidemia e perfino il capo della protezione civile e commissario all'emergenza Borrelli ritiene che andrebbe valutata la richiesta della "chiusura totale" della Lombardia. Il capo dell'esecutivo è consapevole della situazione e non chiude la porta all'ipotesi di una serrata generale. Oggi in Cdm sul tavolo ci sono anche altri parametri da tenere in considerazione. Perché Confindustria ha espresso preoccupazione per la richiesta della Regione Lombardia di "prevedere" il fermo "totale delle fabbriche e dei trasporti". 

Cirio: "Pronti a chiudere il Piemonte"
Piemonte è pronto a chiudere per l'emergenza Coronavirus. Lo ha detto il governatore Alberto Cirio ai microfoni di Radio 24. "Se il governo deciderà che la Lombardia farà questo passo - ha detto - credo che anche il Piemonte dovrà in qualche modo essere compreso". "Se le parole del presidente Fontana - ha precisato - vanno nella direzione di chiudere tutto, credo che a questa riflessione vada prestata grandissima attenzione. E' per questo che l'ho sottoposta all'unità crisi e al comitato scientifico regionale, per avere già oggi un parere da trasmettere al governo

Conte non esclude l'ipotesi
Introdurre misure ancora più restrittive, come chiesto anche dal centrodestra ieri durante l'incontro a Palazzo Chigi con il premier, potrebbe produrre danni economici, ma il governo non esclude nulla avrebbe detto Giuseppe Conte ai leader dell'opposizione. Nel centrodestra si spiega che non è arrivata la proposta di bloccare l'industria ma "il resto, per esempio gli esercizi commerciali" e si ritiene che dietro lo stop dell'esecutivo ci sia pure "un problema di indennizzi", che in caso di chiusura totale verrebbero chiesti al governo. "Se serve arriveranno misure anche più dure", ammette il responsabile dei rapporti con il Parlamento, D'Inca'. In ogni caso Conte ai suoi ospiti ha riferito che sul tavolo ci sono molti di più dei 7,5 miliardi preventivati in un primo momento ma comunque meno di 30. Nessuna cifra precisa è stata fornita (nel Consiglio dei ministri potrebbero essere stanziati fino a 15 miliardi), solo la spiegazione che non si può prevedere un provvedimento senza limiti perché la Ue non lo certificherebbe. Tra le ipotesi in campo, mutui e tasse sospesi, estensione della cig, aiuti alle imprese e alle famiglie, congedo parentale, voucher per baby sitter e badanti, assunzioni di medici e infermieri. 

Buffagni: "Chiudere tutto è semplicistico"
 "Credo che dire 'chiude tutto' sia semplicistico e vincente a livello di comunicazione, ma non si gioca sulla pelle delle persone". Lo ha detto il viceministro dello Sviluppo economico, Stefano Buffagni. La filiera alimentare e quella sanitaria, ha detto, "non possono chiudere", mentre altre attività "vanno limitate".

Ricciardi: "Chiudere tutto ha senso per la Lombardia ma non per tutta l'Italia"
La Lombardia chiede di "chiudere tutto" per contenere il più possibile il contagio da coronavirus. Una proposta promossa da Walter Ricciardi: "La richiesta ha senso, la pressione sul servizio sanitario regionale lombardo è spasmodica", dice il consulente del ministero della Salute in un'intervista a Circo Massimo, su Radio Capital, "la Lombardia è per l'Italia quello che Wuhan era per l'Hubei. La misura che potrebbe essere proporzionata, ma", precisa il membro dell'OMS, "non lo è per il resto del Paese, in particolar modo per le regioni centromeridionali dove questa situazione ancora non c'è. Se poi ci saranno ulteriori elementi, visto che la situazione viene monitorata giorno dopo giorno, siamo pronti a prenderla in considerazione".

Cdm su scostamento deficit e misure straordinarie
All'esame del Cdm l' "integrazione alla relazione al Parlamento, a norma dell'articolo 6, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 243". Ovvero sullo scostamento dalle disposizioni sul pareggio di bilancio per fare fronte all'emergenza Coronavirus.

Gentiloni apre a richiesta aggiuntiva Italia su aumento deficit
Abbiamo ricevuto ieri sera" dal ministro Gualtieri una nuova lettera "che aumenta la richiesta per una spesa aggiuntiva" destinata a fare fronte alle conseguenze dell'emergenza  Coronavirus: questo "non è il momento di guardare ai decimali ma ai posti di lavoro e al futuro delle nostre economie". Così il commissario Ue all'economia Paolo Gentiloni, intervenendo a Uno Mattina, ha aperto alla nuova richiesta di aumento del deficit avanzata dall'Italia.

Chiusura del Brennero
E' attesa in mattinata la 'chiusura' del Brennero, come annunciato ieri dal cancelliere austriaco Sebastian Kurz. I controlli sanitari, ieri ancora a campione, diventano serrati. Potranno lasciare l'Italia solo automobilisti in possesso di un certificato medico che poi dovranno stare in auto-isolamento per due settimane. Il confine con l'Italia resta aperto al traffico merci e ai frontalieri. Camionisti e lavoratori saranno sottoposti al termoscan. Lo prevedono i decreti, firmati la scorsa notte a Vienna.

Fca chiude Pomigliano, Melfi e Cassino
Fca chiuderà temporaneamente alcuni impianti italiani nell'ambito delle misure per contrastare la diffusione del Coronavirus. Si fermeranno le fabbriche di Pomigliano oggi, giovedì e venerdì, Melfi e la Sevel giovedì,venerdì e sabato, Cassino giovedì e venerdì. Tutti gli stabilimenti italiani saranno coinvolti in interventi straordinari.

Chiusura negozi: Decathlon chiude in tutta Italia fino al 15 marzo
Da oggi, mercoledì 11, e fino a venerdì 13 marzo compreso, tutti i negozi Decathlon sul territorio nazionale  resteranno chiusi al pubblico per decisione aziendale. Questa misura si aggiunge a quanto definito dal DPCM che prevede la chiusura nelle  giornate di sabato 14 e domenica 15 marzo. Lo comunica l'azienda  aggiungendo che "resteranno attive tutte le attività che ci  permetteranno di portare lo sport a casa, con decathlon.it".

Cina invia team medici esperti in Italia
Un team di cinque medici esperti cinesi sarà inviato in Italia con un membro della Croce rossa di Pechino e uno specialista del Chinese Center for Disease Controland Prevention: porteranno "le loro competenze" e forniture per aiutare l'Italia contro l'epidemia del coronavirus, riferisce la Cgtn, la tv in lingua inglese della statale Cctv. Ieri, nella telefonata con il collega Luigi Di Maio, il ministro degli Esteri Wang Yi ha detto che "se la parte italiana lo chiede, la Cina è pronta a mandare personale medico per aiutare l'Italia",secondo i media cinesi.

I numeri del contagio in Italia
Alle 18 di ieri sono 8.514 i malati di coronavirus in Italia, 529 in più del giorno precedente mentre il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha superato i diecimila: 10.149. Il dato è stato fornito dal commissario per l'emergenza, Angelo Borrelli, in conferenza stampa alla Protezione Civile, "Ma va precisato che relativamente alla Lombardia abbiamo avuto un aggiornamento non completo, aspettavano gli esiti di ulteriori tamponi".

Le vittime sono complessivamente 631. Per quanto riguarda il numero complessivo dei positivi, 5.038 sono ricoverati con sintomi, 2.599 in isolamento domiciliare e 877, pari al 10% del totale, in terapia intensiva, 144 in più rispetto al dato diffuso ieri". Sono 1004 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus.  

Dai dati della Protezione Civile emerge che sono 4.427 i malati in Lombardia (63 in meno ma mancano diversi test), 1.417 in Emilia Romagna (131 in più), 783 in Veneto (+89), 436 in Piemonte (+99), 381 nelle Marche (+68), 260 in Toscana (+54), 99 nel Lazio (+5), 126 in Campania (+7), 128 in Liguria (+31), 110 in Friuli Venezia Giulia (21), 60 in Sicilia (+8), 55 in Puglia (+9), 50 in Trentino (+17), 37 in Abruzzo (+7), 37 in Umbria (+9), 15 in Molise (+1), 20 in Sardegna (+1), 17 in Valle d'Aosta (+2), 11 in Calabria (+2), 38 in Alto Adige (+29), 7 in Basilicata (+2). 

I decessi
Le 168 nuove vittime "non sono decessi da coronavirus ma si tratta di persone morte che tra le diverse patologie avevano anche il coronavirus". Ha detto il commissario Angelo Borrelli. Quanto alle fasce d'eta delle vittime, il 2% è nella fascia tra 50 e 59 anni, l'8% tra 60-69, il 32% tra 70-79, il 45% tra 80-89 e il 14% oltre i 90 anni. I guariti e dimessi sono stati 280. Dei 168 decessi 135 sono dalla Lombardia, 15 Emilia Romagna, 6 Veneto, 4 Piemonte, 3 Marche, 2 Friuli Venezia Giulia, uno da Abruzzo, Lazio e Liguria".

Riscontri allo Spallanzani su decessi
"In merito ai casi dei due pazienti, un uomo di 81 anni e una donna di 82, il primo era un cittadino del Molise, trasferito dalla Rsa San Raffaele di Cassino, la seconda era una paziente trasferita dall'Ospedale di Formia e residente a Formia. Su entrambe la direzione sanitaria ha disposto l'accertamento diagnostico per stabilire le cause di morte. Questo riscontro sara' importante per determinare realmente se la causa del decesso sia attribuibile al Covid-19 oppure alle altre patologie di cui erano affetti i due pazienti". Lo afferma l'Assessore alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato.

Supercommissario? Stiamo lavorando bene
"Sono dell'avviso che ogni decisione che va a potenziare la struttura non può che essere benvenuta, anche se credo che stiamo fronteggiando" l'emergenza "in modo adeguato". Così il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha risposto in conferenza stampa a chi gli chiedeva cosa pensasse dell'ipotesi di un supercommissario. "Mi pare che il presidente sia stato chiaro - ha aggiunto - qui c'è un lavoro immane che riguarda l'acquisizione di beni e servizi. Il Dipartimento della Protezione Civile è diventato il centro di raccolta delle esigenze delle Regioni e questo ci sta consentendo di dare le risposte".

No accaparramento generi alimentari
"Non correre ad accaparrarsi generi alimentari, materiali per la pulizia e l'igiene, questo materiale ha un normale canale di approvvigionamento e diffusione. Le attività produttive non sono chiuse, la fornitura dei generi alimentari non è stata sospesa, non c'è alcuna ragione per correre all'accaparramento". 

Presto oltre 5.000 ventilatori
"Stiamo acquistando e distribuiremo oltre 5mila ventilatori per le terapie intensive e ci sono anche quelli acquisiti da Consip: 2.264 ventilatori per la terapia intensiva e 1.654 ventilatori per la terapia sub intensiva. Saranno consegnati secondo scadenza tra 8 e 7 giorni e 16 e 45 giorni. Prosegue l'opera di potenziamento delle strutture regionali per i forniture di beni necessari alla cura della popolazione".

Oggi distribuite oltre 300mila mascherine
"Oggi sono state distribuite oltre 300mila mascherine, da domani avremo una distribuzione giornaliera di oltre un milione di mascherine che verrà ripartita quotidianamente sulla base delle esigenze delle regioni. Prosegue l'opera di potenziamento delle strutture regionali".
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