Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Coronavirus-governatore-Veneto-Zaia-b0912307-95fb-4553-aed2-dce3e631f790.html | rainews/live/ | true
Coronavirus

Fase 2, Zaia: "Fondamentali protezioni". Aperture differenziate? "Si esprima comitato scientifico"

Il governatore del Veneto nella sede della Protezione civile di Marghera (Venezia) per il consueto punto stampa

Condividi
 "Non siamo degli irresponsabili ma diciamo che l'apertura più che una "fase 2" è la fase di convivenza con il virus che è esattamente quello che hanno fatto tutte le comunità che ci sono passate prima di noi". Così il governatore del Veneto Luca Zaia parlando nel corso del consueto punto stampa. "Qualcuno dice che si potrebbe attendere ancora un po' per la riapertura - ha continuato - ma non è che se attendiamo una settimana, due o tre, o più il virus se ne va. Questa è la fase di convivenza con tutti i rischi che ha una fase di convivenza. In sintesi si potrebbe dire: continuiamo a tenere la guardia alta, attenti che la morte è dietro l'angolo".

"Le aperture differenziate per regioni  Penso che potrò esprimere una considerazione dopo che avrò visto la presa di posizione ufficiale del Comitato scientifico nazionale", ha affermato il governatore del Veneto, Luca Zaia. "Posso dire - ha aggiunto - che noi siamo pronti a tutto, però se i clinici, gli esperti internazionali ci dicono sì, bene. Altrimenti noi non mettiamo a repentaglio la vita dei cittadini.La mia personale idea penso è che si debba affrontare il tema, ma sempre in ottica di sicurezza".

"Se non c'è la collaborazione di tutti è inevitabile che ci saranno nuovi contagi, non perché è da irresponsabili aprire ma perché non rispettiamo le regole. L'alternativa a questo, pariamoci chiaro, è restare chiusi ma fino all'infinito, ovvero fino a quando il virus non sarà scomparso, il che significa mesi se non anni". Così Zaia parlando della necessità di rispettare le misure di sicurezza per contenere il contagio anche e soprattutto nella cosiddetta "fase 2".

 "Che non passi l'idea che mettiamo a rischio la salute per il 'Dio denaro', se la comunità scientifica dice che non si può aprire non si apre, poi ognuno si prenderà le proprie responsabilità. Una forma di equilibrio dobbiamo trovarla. Ma dico anche: se è vero che la deadline è il 3 maggio allora perché qui in Veneto almeno il 40% delle aziende sono state aperte? Se è lockdown allora non si capisce perché è stata autorizzata l'apertura". Così il governatore del Veneto Luca Zaia parlando dalla sede della Protezione civile di Marghera (Venezia) nel corso del consueto punto stampa.

"L'apertura delle scuole io la ritengo pericolosa adesso a meno che non ci sia la possibilità di garantire il distanziamento sociale o le mascherine ma sono tutti aspetti da valutare. Ovvio che è un problema sociale da considerare se si apre le aziende e non le scuole". Così il governatore del Veneto  rispondendo alla domanda dei giornalisti relativi all'appello lanciato da circa 700 donne raggruppate in Veneto nel "Cantiere delle donne" che presentavano il problema di una gestione familiare sempre più complessa con aziende aperte e scuole chiuse. "E' un problema grossissimo, è una guerra in cui emergono problemi che prima erano gestiti in maniera diversa - ha continuato - si può parlare di congedo parentale e reddito della famiglie ma sono tutti temi da decreto e da legislatore nazionale, noi non abbiamo ne' la copertura giuridica ne' quella economica per farlo".

 "Su 330 case di riposo esistenti in Veneto, 244 sono a zero contagi, il 74%". E' l'anticipazione dell'analisi condotta dalla Regione Veneto sulle case di risposo fatta dal governatore del Veneto, Luca Zaia, nel corso del consueto punto stampa.

Condividi