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Coronavirus

Il commissario Ue all'Economia Gentiloni: "Evitare inutili polemiche"

Coronavirus, governo al lavoro in vista della "Fase due"

Riunione della cabina di regia di Governo, Regioni ed Enti locali. Commissario Arcuri: ci faremo trovare pronti

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Governo al lavoro in vista della Fase due dell'emergenza. Allo studio, già dal 27 aprile, la ripresa dei comparti meno a rischio come moda, automotive, mobilifici e cantieri edili. Oggi cabina di regia con Regioni ed Enti locali. Sulla riapertura del Paese non si placa lo scontro: Lombardia e Veneto spingono per la ripresa delle attività ma il governatore della Campania De Luca minaccia: "Pronti a chiudere i confini".  Si va verso riaperture a più velocità, con la task force che studia delle macroaree a seconda del diffusione del contagio. 

Si è svolta una riunione in videoconferenza tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i capi delegazione dei partiti di maggioranza, oggi nel pomeriggio. Stando a quanto riferiscono fonti di Palazzo Chigi, è possibile che al centro della riunione, tra gli altri aspetti, ci sia stato anche un focus sulla cosiddetta 'Fase 2' al vaglio del governo in vista della progressiva 'ripartenza' delle attività dopo lo stop dovuto alle misure restrittive anti-contagio da coronavirus. In seguito, invece, il premier partecipa alla 'cabina di regia' tra governo, Regioni ed enti locali. 

Riunione Conte-ministri-Colao
Anche Vittorio Colao, a capo della task  force per far ripartire il Paese messo in ginocchio dal Covid-19, ha  preso parte alla seconda parte della riunione con il premier Giuseppe  Conte e i capidelegazione delle forze di maggioranza, terminata da  pochi minuti. Con Colao altri due esperti della task force, il manager Giuseppe Falco e Enrico Giovannini, ex presidente Istat e ministro. Colao ha presentato il modello al quale lavora la sua squadra, ma  senza fornire alcuna indicazione sulle date della riapertura: "non c'è una deadline nella road map messa a punto dagli esperti", spiegano  all'Adnkronos alcuni presenti alla riunione. Riunione alla quale hanno preso parte anche il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli -sul tavolo l'elenco Ateco da  'riaggiornare' riaprendo alcune realtà produttive- del Lavoro Nunzia  Catalfo, degli Affari regionali Francesco Boccia. Nonché il  sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. Nel  corso della riunione si sono inoltre collegati il presidente del Css  Franco Locatelli e quello dell'Iss, Silvio Brusaferro. Assenti invece  il numero uno della Protezione Civile Angelo Borrelli e il commissario Domenico Arcuri. La riunione si riaggiornerà all'inizio della prossima settimana. Con Colao, collegato da Londra, si è discusso di ripartenza. "Bisogna riaprire e ridefinire un modello di riapertura  tenendo sempre e comunque un unico obiettivo, la sicurezza degli  italiani", ha sottolineato tra le altre cose il ministro delle Regioni Francesco Boccia, secondo alcuni partecipanti.  Ma l'incontro tra Conte e i capi delegazione sarebbe stata anche occasione per fare il punto sulle prossime scadenze del governo, come  lo scostamento di bilancio atteso in Cdm, probabilmente mercoledì, e  soprattutto il Dl aprile: "Una manovra", sottolineano fonti di  governo, che potrebbe addirittura andare oltre i 70 miliardi. "Il confronto  è aperto", sottolineano alcuni partecipanti all'incontro. Per  approvare il provvedimento si sarebbe fatta, tra l'altro, l'ipotesi di convocare un Consiglio dei ministri lunedì 27 aprile.

Cominciato confronto Governo-enti locali
È cominciata attorno alle 19.50, secondo quanto si apprende, la videoconferenza tra il Governo, le regioni e l'Anci sull'emergenza coronavirus. Alla riunione partecipano, tra gli altri, Conte, Boccia e Fraccaro per il Governo, Bonaccini, Fontana e Musumeci per le regioni, Decaro, Pella e Raggi per l'Anci, De Pascale per l'Upi. La riunione fa seguito all'incontro del premier Conte con i capidelegazione della maggioranza, a cui, nella parte finale, si sono aggiunti in videoconferenza alcuni esperti come Vittorio Colao, collegato da Londra, il presidente dell'Iss Brusaferro e il Presidente del Css Locatelli

Commissario Arcuri: ci faremo trovare pronti
"Ci sono infiniti dibattiti su due questioni che interessano tutti: quando inizierà la fase 2 e come si farà, quali saranno le caratteristiche. Non spetta al commissario entrare nel merito e trovare le risposte a queste domande, noi lavoriamo, non disegniamo scenari. Non spetta a noi stabilire quando si potranno avere i primi alleggerimenti delle misure che il governo ha giustamente messo in campo e quali saranno. Non abbiamo tempo per dibattiti. Ma abbiamo un altro dovere: farci trovare pronti in qualsiasi momento il governo decida che questa fase 2 debba avere inizio. E sono certo che lo saremo". Lo ha detto il commissario straordinario all'emergenza, Domenico Arcuri, nel punto stampa in Protezione Civile. "Abbiamo nelle ultime ore precostituite le condizioni per aggiungere altre 2 frecce al nostro arco, i test sierologici e l'app per il contact tracing", ha aggiunto. 

Gentiloni: evitiamo inutili polemiche
"L'Italia ha affrontato per prima in Europa il #Covid_19. Guadagnando solidarietà e rispetto. Non disperdiamo questo patrimonio. Non ci sono dieci, cento, mille exit strategy. Facciamo lavorare le istituzioni e gli esperti, evitiamo le polemiche inutili. La traversata sarà lunga". Lo afferma su Twitter il commissario Ue all'economia, Paolo Gentiloni.

Da lunedì ripartono Fincantieri ed Electrolux
Lunedì prossimo 20 aprile Fincantieri e Electrolux riapriranno i cancelli dei loro stabilimenti avviando la così detta Fase 2. Fincantieri darà accesso ai cancelli di Monfalcone (il più grande sito della società) a un primo contingente di circa 700 persone, ovvero un decimo della forza lavoro presente abitualmente, grazie alle misure di sicurezza che ha messo a punto in queste settimane di chiusura.

Si va dal controllo della temperatura corporea agli ingressi contingentati e su più turni, fino alla continuazione dello smart working dove è possibile. Successivamente, a partire dal 27 aprile e fino al 3 maggio proseguirà progressivamente il rientro di altri lavoratori con un incremento di un ulteriore 5% degli occupati. Entro fino maggio Fincantieri prevede il ritorno alla normalità e alla piena occupazione.

Per quanto riguarda invece Electrolux lo stabilimento di Porcia di Pordenone lunedì si rimetterà  nuovamente in modo dopo aver raggiunto un accordo tra azienda e sindacati per un protocollo sanitario che prevede uso del termoscanner all'entrata, consegna di mascherine, costante sanificazione degli ambienti, flessibilità nelle assenze e ampia possibilità di permessi individuali, soprattutto per motivi familiari. Lunedi' comunque si attiveranno solo i servizi preliminari alla riapertura vera e propria che è prevista da mercoledì.

I 5 siti produttivi di Electrolux in Italia (4.600 dipendenti) che sono chiusi dal 23 marzo, rappresentano circa un quarto del suo volume produttivo europeo. "La società si prepara alla riapertura ed è essenziale che noi nell'industria dell'elettrodomestico - con la più grande attenzione verso la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti - riprendiamo gradualmente la produzione. Si tratta della sostenibilità delle nostre attività in Italia e di rispondere alle esigenze fondamentali dei consumatori" ha dichiarato Jonas Samuelson, President e Ceo di Electrolux.
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