Coronavirus
Nuovo studio del Massachusetts institute of technology
Coronavirus, ipotesi microparticelle nell'aria: Oms valuta revisione su utilizzo mascherine
Secondo i ricercatori le goccioline emesse con tosse o starnuto potrebbero raggiungere fino a sei e otto metri di distanza. Finora la mascherina era consigliata solo alle persone con sintomi di coronavirus o a chi si prende cura di qualcuno con sintomi sospetti. Iss, Brusaferro: "Su trasmissione per via aerea non ci sono evidenze"
L'Oms sta riaprendo la discussione esaminando le nuove prove per vedere se dovrebbe esserci un cambiamento nel modo in cui consiglia l'uso delle mascherine",ha detto Heymann, ex direttore dell'Oms che nel 2003 coordinò la risposta dell'organizzazione alla Sars. Attualmente l'Oms raccomanda una distanza minima di almeno un metro da una persona che tossisce o starnutisce e sottolinea che i malati o le persone che mostrano i sintomi della malattia dovrebbero indossare le mascherine.
Il nuovo studio indica che le goccioline emesse con un colpo di tosse o uno starnuto possono raggiungere rispettivamente fino a sei e otto metri di distanza. Tuttavia precisa che le microparticelle più piccole possono 'viaggiare' nell'aria anche per distanze ben più lunghe. Se questi dati verranno confermati, ha commentato Heymann, "è possibile che indossare una mascherina sia altrettanto efficace o più efficace della distanza" interpersonale.
Iss, Brusaferro: "Su trasmissione per via aerea non ci sono evidenze"
"In questo momento non abbiamo evidenze per dire che il virus circola nell'aria". Così Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità - in conferenza stampa sull'emergenza coronavirus organizzata nella sede dell'Iss a Roma e trasmessa in streaming - rispondendo a una domanda sulla possibilità che l'Oms riveda le indicazioni per le linee guida sul'uso delle mascherine da parte della popolazione.