Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Covid-Contagi-record-in-Russia-Attesa-nel-Regno-Unito-per-fine-restrizioni-b5c1ec94-2052-4a1d-ae7c-1c1fd96e89f1.html | rainews/live/ | true
Coronavirus

La pandemia nel mondo

Covid. Contagi record in Russia. Attesa nel Regno Unito per fine restrizioni

Dilaga la variante Delta. In Israele segna il 90% dei nuovi contagi. Aumento casi a Tokyo a poche settimane dalle Olimpiadi. Francia preoccupata per la "stagnazione" delle cifre

Condividi
La pandemia di coronavirus ha causato la morte di almeno 3.974.841 persone nel mondo dall'inizio della diffusione del virus a dicembre 2019 in Cina. Tuttavia l'Organizzazione mondiale della sanità ha stimato che il bilancio reale possa essere anche due o tre volte più alto di quanto rivelano le cifre ufficiali. Il Paese più colpito sono gli Stati Uniti, con oltre 605.000 decessi e 33.713.912 contagi. Seguono il Brasile, l'India, il Messico e il Perù. Al sesto posto la Gran Bretagna, poi la Russia e l'Italia che conta 127.649 vittime. Secondo i dati della Johns Hopkins University, a livello planetario, ci sono stati almeno 183.742.035 contagi e sono state già somministrate 3.192.397.854 dosi di vaccino. 

Stati Uniti. Biden: "Covid non è stato ancora sconfitto"
"Il Covid-19 non è stato ancora sconfitto", ha detto il presidente Joe Biden alle celebrazioni per il giorno dell'Indipendenza e ha invitato i suoi connazionali a farsi vaccinare, "l'azione più patriottica possibile", ma ha assicurato che gli Stati Uniti hanno "preso il sopravvento" su un virus che "non controlla più le nostre vite".

Parlando alla Casa Bianca, ha detto: "245 anni fa abbiamo dichiarato la nostra indipendenza da un re lontano. Oggi siamo più vicini che mai a dichiarare l'indipendenza da un virus mortale. Abbiamo avuto la meglio sul virus ma non fraintendetemi: non è battuto, sono emerse varianti potenti come la variante Delta". 

Biden si è fermato a un soffio dall'obiettivo di vaccinare il 70% degli americani adulti con almeno una dose entro il giorno dell'Indipendenza mentre gli americani vaccinati con due dosi sono il 46%. Il tasso di immunizzazione e' basso soprattutto negli Stati del sud e nelle zone rurali e oggi i morti per il Covid-19, come ha sottolineato il virologo in capo Anthony Fauci, sono al 99% non vaccinati. 


 

Russia, aumentano ancora i contagi
La situazione si fa invece sempre più preoccupante in Russia a causa della recrudescenza dei contagi che ieri sono stati 25.142, ovvero il dato più alto dal 2 gennaio. A rendere la situazione difficile è da una parte la diffusione della variante Delta e dall'altra la scarsa adesione alla campagna vaccinale: solo il 16% della popolazione ha ricevuto il vaccino. Le città più colpite sono Mosca e San Pietroburgo. 

Regno Unito, attesa per fine restrizioni
Il premier Boris Johnson svelerà lunedì pomeriggio il suo piano di revoca della maggior parte delle ultime restrizioni sanitarie dal 19 luglio e invita la popolazione a "imparare a convivere" con cautela con il coronavirus. Inizialmente prevista per il 21 giugno, questa scadenza era stata posticipata di un mese a causa dello scoppio della variante Delta più contagiosa, che ora rappresenta quasi tutti i nuovi casi nel Paese.

Johnson sottolineerà "il successo dell'andamento del programma di  vaccinazioni" - che ha portato al momento alla somministrazione di  almeno una dose di antidoto all'86% della popolazione - ma non nasconderà il fatto "che la pandemia non è finita" e che anzi "i casi continueranno ad aumentare nelle prossime settimane".

L'uso della mascherina diventerà volontario all'interno della  maggioranza degli spazi e non sarà necessario per le persone vaccinate isolarsi dopo un contatto con una persona positiva. Intanto i pareri contrari alla revoca delle restrizioni si sono moltiplicati  all'interno della comunità scientifica dove si è parlato del rischio - in presenza di 24.248 nuovi casi positivi ieri mattina - di costruire  "nuove fabbriche di varianti", secondo quanto riporta il Guardian. 

Francia, allarme ministero della Salute
Sul suo account Twitter, il ministro della Salute francese Olivier Véran si dice allarmato dall'evidenza che il Covid nel Paese "non sia più in declino". Il rappresentante dell'esecutivo si chiede quindi se la Francia non si stia dirigendo, prima del previsto, complice la diffusione della variante Delta, verso una quarta ondata epidemica rilanciando di fatto le preoccupazioni avanzate da diversi virologi transalpini per una possibile recrudescenza della malattia in contemporanea con l'avvio dell'anno scolastico.

"Da cinque giorni il virus non è diminuito, è tornato ad aumentare. A causa della variante Delta che è molto contagiosa", ha osservato il ministro su Twitter. "L'esempio inglese mostra che un'ondata virale è possibile dalla fine di luglio. Possiamo limitarla limitando il suo impatto sulla salute: gesti di barriera, vaccino, test/allerta/protezione", ha aggiunto. Una preoccupazione condivisa dal portavoce del governo, Gabriel Attal, che questa mattina su France Inter ha parlato di "motivi di preoccupazione". Infatti, "da meno di una settimana l'epidemia ha ripreso terreno" e la variante Delta "è raddoppiata quasi ogni settimana", rappresentando il 30% dei test effettuati oggi contro il 10% di fine giugno.

 
 

Giappone, nuovi contagi a Tokyo
Il bollettino quotidiano diffuso dal ministero giapponese della Salute ha riportato nella giornata di ieri 1.484 nuovi casi di contagio da coronavirus nel Paese e confermato sei decessi causati dal virus. Il numero di pazienti ricoverati in gravi condizioni è sceso ulteriormente a 496, allentando lo stato di allerta che ha gravato per mesi sul sistema sanitario nazionale, ma a Tokyo, nella capitale giapponese che ospiterà a partire dal 23 luglio i giochi olimpici, sono stati confermati 518 nuovi contagi, con un aumento marcato delle infezioni di oltre il 20% rispetto la settimana precedente, in chiara controtendenza con la situazione nel resto del paese.

Il primo ministro giapponese Yoshihide Suga, nel corso di una intervista rilanciata dai media nazionali, ha dato un quadro dello stato attuale della campagna vaccinale, affermando che "entro il mese in corso sarà portata al termine la fase di vaccinazione alla popolazione di 36 milioni di over 65". "I vaccini sono la carta vincente nella lotta contro il coronavirus, e per questo il governo ha puntato tutto su questo strumento. La responsabilità delle scelte fatte è la mia, come responsabile del governo per la salute e il benessere di tutti i giapponesi", ha aggiunto il premier.

Australia, giorni cruciali
Il Nuovo Galles del Sud ha dichiarato che i prossimi due giorni saranno cruciali per la decisione di estendere il lockdown a Sydney, che dovrebbe terminare il 9 luglio, a causa dell'aumento dei casi di variante Delta. A Perth, Brisbane e nella città settentrionale di Darwin il ceppo Delta è adesso sotto controllo e sono state rimosse le restrizioni anche se ci sono state violazioni degli ordini sanitari. Diversi giocatori di una squadra di rugby league australiana sono stati multati per aver violato gli ordini sanitari pubblici

Sia in Australia che in Nuova Zelanda il tasso di vaccinazione è molto basso: meno del 10% della popolazione adulta australiana finora è stata completamente vaccinata, mentre più del 30% ha ricevuto almeno la prima dose. Finora circa il 9% dei 5 milioni di abitanti della Nuova Zelanda è stato completamente vaccinato, mentre oltre 1,1 milioni di persone hanno ricevuto almeno una dose.

India, allentate le restrizioni
Nelle ultime 24 ore l'India ha riportato 39.796 nuovi contagi da Covid e 723 ulteriori decessi per un totale giunto rispettivamente a 30.585.229 infezioni e 402.728 vittime dalla comparsa della malattia, secondo l'aggiornamento del ministero della Salute. Le autorità sanitarie sottolineano che 42.352 persone sono tornate negative al tampone e che quindi i "recuperi" giornalieri hanno continuato a superare i nuovi casi per il 53esimo giorno consecutivo.

Di fronte all'evidente decrescita dell'epidemia, gli stati e i territori del subcontinente hanno ulteriormente allentato le restrizioni sanitarie, a cominciare dalla capitale nazionale, Nuova Delhi, dove da oggi verranno riaperti stadi e complessi sportivi per lo svolgimento delle gare ufficiali. Per il momento però le competizioni si svolgeranno senza pubblico.

Auditorium, terme, parchi divertimento, scuole e college continuano a rimanere chiusi. In alcuni stati riaprono anche i luoghi di culto, inclusi templi, moschee e chiese, che possono accogliere i fedeli solo per le preghiere a patto che ci si attenga a una stretta aderenza alle regole anti-Covid e in Jammu e Kashmir si ferma il lockdown del fine settimana anche se resterà in vigore il coprifuoco giornaliero dalle 20 alle 7. I negozi all'aperto nel Territorio dell'Unione possono aprire tutti i giorni della settimana dalle 7 alle 19. Ristoranti e bar possono aprire per cenare al 50% della capacità. Saranno comunque ammesse solo persone vaccinate. Nel frattempo, secondo il ministero della Salute, finora sono state somministrate in India 351.221.306 dosi di vaccino di cui 64.084.145 di richiami.



Indonesia, manca l'ossigeno
In alcune parti del Paese scarseggiano le forniture di ossigeno di fronte all'aumento dei pazienti critici. Il governo ha chiesto ai produttori di rifornire solo le strutture mediche e che lo importerà se sarà necessario. L'Indonesia, il quarto paese più popoloso del mondo, ha visto un rapido aumento dei casi di COVID-19 nelle ultime due settimane. Il ministero della Salute ha registrato domenica 27.233 nuovi casi con 555 decessi per virus. Il paese ha registrato più di 2.284.000 casi, inclusi 60.582 decessi. 


 

Tunisia, possibili nuovi lockdown
La situazione è difficile anche in Tunisia dove il tasso di positività dei test al Covid-19 è del 30-50%, a seconda delle regioni, e la situazione epidemiologica è "molto difficile", eppure la gente sembra star abbandonando le misure di sicurezza, come il distanziamento sociale e l'obbligo di indossare la mascherina, secondo quanto dichiarato dalla portavoce del Comitato scientifico per la lotta al coronavirus tunisino, Jalila BenKhelil. Il governatore di Tunisi, citato dalla radio Mosaique Fm, ha annunciato che è possibile che per l'area urbana e dintorni di Tunisi venga deciso un lockdown per il fine settimana.   

Secondo il Comitato scientifico, il numero di pazienti che affollano i servizi di emergenza è in netto aumento e la maggior parte dei letti di rianimazione e ossigeno sono occupati. "La responsabilità è condivisa", ha sottolineato la portavoce del comitato scientifico per la lotta al coronavirus, accusando le autorità di aver fallito nella loro missione di controllo. Secondo i dati del ministero della Salute di Tunisi ieri sono stati segnalati 116 i morti e 4686 nuovi casi di coronavirus confermati su 13.920 test, con un tasso di positività del 33,66%. 

Israele, 90% di casi nuovi per variante Delta
Il primo ministro israeliano Naftali Bennett è stato chiaro: se i contagi da coronavirus continueranno a salire e la variante Delta continuerà a diffondersi sarà necessario reintrodurre una serie di restrizioni. Aprendo la riunione settimanale del governo, Bennett ha detto che verrà presa in considerazione la possibilità di tornare al sistema del Green Pass revocato il primo giugno impedendo così a coloro che non sono vaccinati di accedere a determinati luoghi e attività. Invitando la popolazione a indossare le mascherine nei luoghi chiusi e a evitare il sovraffollamento, Bennett  ha chiesto di ''collaborare''.   

"Nella scorsa settimana c'è stato un aumento del tasso di nuovi contagi da coronavirus e grazie a quello che abbiamo imparato in  precedenza non resteremo ad aspettare e agiremo per proteggere la salute dei nostri cittadini. Dobbiamo renderci conto che il ceppo Delta sta imperversando in tutto il mondo", ha affermato Bennett, elogiando i 100mila ragazzi tra i 12 e i 15 anni che si sono  vaccinati.  "Il tempo stringe. Chiunque non sia stato ancora vaccinato è invitato  a prendere un appuntamento oggi. I vaccini stanno funzionando e la  seconda dose del vaccino è fondamentale", ha detto Bennett. La variante Delta del coronavirus è responsabile del 90 per cento dei nuovi casi registrati nel Paese nelle ultime due settimane. Lo rende noto il ministero della sanità israeliano, come riporta il quotidiano Haaretz, sottolineando che due settimane fa la variante Delta era stata diagnosticata nel 60 per cento dei positivi.

Condividi