Coronavirus
366 i morti
Covid: Inail sono oltre 100 mila i contagi sul lavoro. Il 50% è concentrato al Nord
I dati si riferiscono da inizio pandemia fino al 30 novembre, in piena seconda ondata. un periodo dove i numeri dei contagiati è destinato a salire
I casi di contagio in più rispetto , al monitoraggio del mese precedente sono 37.547, di cui 27.788 riferiti a novembre e 9.399 a ottobre. Nel complesso i contagi da Covid sono 104.328, pari al 20,9% del complesso delle denunce di infortunio sul lavoro arrivate dall'inizio dell'anno e al 13% dei contagiati nazionali comunicati dall'Istituto superiore di sanità.
I contagi regione per regione
Seguendo la mappa territoriale si vede che la gran parte dei casi ricadono soprattutto nel Nord del Paese: il 50,3% nel Nord-Ovest (il 30,5% in Lombardia), il 21% nel Nord-Est, il 13,7% al Centro, l'11,1% al Sud e il 3,9% nelle Isole.
Le province
Le province con il maggior numero di contagi sono Milano (11,9%), Torino (7,6%), Roma (4,2%), Napoli (3,9%), Brescia (3,2%), Genova (2,8%), Varese (2,7%) e Bergamo (2,6%). Lo comunica l'Inail.
In termini relativi, però, sono le province meridionali a registrare i maggiori incrementi: Reggio Calabria, Caltanissetta, Caserta e Salerno vedono più che triplicare i casi denunciati rispetto alla rilevazione di fine ottobre. Tra ottobre e novembre 49mila contagi, divario aumenterà ancora.
La seconda ondata
La "seconda ondata" dei contagi da Covid 19 ha avuto un impatto più forte della prima anche in ambito lavorativo. Lo scrive l'Inail nel suo Bollettino sui contagi sul lavoro spiegando che nel bimestre ottobre-novembre si è rilevato il picco dei contagi con quasi 49mila denunce di infortunio (pari al 47% del totale) rispetto alle circa 46.500 registrate nel bimestre marzo-aprile. Il divario, peraltro, si legge, "è destinato ad aumentare nella prossima rilevazione per effetto del consolidamento particolarmente influente sull'ultimo mese della serie".