Original qstring:  | /dl/rainews/articoli/Covid-Locatelli-Aifa-sattivata-per-acquisire-il-farmaco-Molnupiravir-55f53a2d-ae7c-4b04-b8d7-ffba105294f5.html | rainews/live/ | true
Coronavirus

Palazzo Chigi

Locatelli: "L'Aifa si è attivata per acquisire il farmaco anti Covid Molnupiravir"

Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di Sanità e coordinatore Franco Locatelli durante la conferenza organizzata dal Governo per fare il punto sulla campagna vaccinale

Condividi
"L'Aifa si è già attivata per poter garantire l'acquisizione di un numero di dosi adeguato del farmaco che inibisce la polimerasi virale, Molnupiravir, che è stato approvato nel Regno Unito: il direttore di Aifa Magrini ha già chiesto il dossier per consentire all'Italia di avere a disposizione anche quest'arma terapeutica". Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Cts, Franco Locatelli, in un punto stampa sul proseguimento della campagna vaccinale.

"Molnupiravir - ha aggiunto - è un esempio della proattività delle istituzioni sanitarie italiane e in questo caso di Aifa". "A fronte della disponibilità dichiarata ieri dall'Agenzia europea del farmaco a supportare eventuali acquisizioni, vi è però un ritardo in quella che sarà l'approvazione a livello centrale da parte di Ema e intanto già Aifa si è mossa", ha detto Locatelli. 

L'agenzia regolatoria del farmaco britannica (Mhra) ha approvato il 4 novembre- in anticipo su chiunque altro in Europa - il Molnupiravir, prima pillola indicata per il trattamento del Covid a essere registrata.

La medicina, realizzata e illustrata nelle settimane scorse dal colosso americano Merck Sharp & Dohme in partnership con Ridgeback Biotherapeutics, potrà essere prescritta a chiunque sia testato positivo al Covid e abbia almeno un fattore di rischio legato a un possibile contagio grave come l'obesità, una cardiopatia, il diabete o in genere un'età superiore ai 60 anni.

Per la Mhra, il Molnupiravir è un farmaco "sicuro ed efficace", in grado di ridurre il pericolo di ricovero in ospedale per persone colpite da forme anche moderate di Covid-19 che abbiano parallelamente condizione di rischio extra.

Esso agisce interferendo nella replicazione interna all'organismo del coronavirus. La somministrazione, nei casi previsti, è consigliata il più rapidamente possibile dopo un test positivo, e comunque entro 5 giorni
Condividi