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Coronavirus

Circa 50 quelli contagiati, gli altri hanno avuto contatti

Covid, almeno 120 i ragazzi italiani in quarantena sull'isola di Malta

Farnesina: norme Malta non consentono rientro negativi ora. Quarantena 14 giorni anche per stretti contatti non positivi 

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Sono tra 120 e 130 gli italiani in quarantena a Malta che finora, secondo quanto si è appreso,  si sono messi in contatto con l'ambasciata italiana.

Circa 50 sono positivi al Covid, mentre gli altri sono in isolamento perché entrati a contatto con i compagni contagiati. Solo alcuni sono maggiorenni.

Ieri l'ambasciata, in continuo contatto telefonico con i ragazzi, ha organizzato in collaborazione con le autorità un servizio di trasporto per radunare gli studenti al Corinthia Marina, a Saint Julian, riconvertito in Covid Hotel, al quale nessuno può avere accesso.Il cluster, si apprende, ha colpito anche ragazzi francesi e spagnoli. 

A partire dall'inizio della settimana  scorsa a Malta si sta registrando "una preoccupante tendenza al rialzo dei contagi, partendo da una situazione di casi zero registrata invece nelle settimane precedenti". Così l'ambasciatore italiano a Malta,  Fabrizio Romano, spiega all'Adnkronos il contesto in cui si inserisce  la decisione presa dal governo maltese di vietare dalla prossima  settimana l'ingresso non vaccinati contro il Covid e chiudere  temporaneamente le scuole di lingua inglese, dove si sono registrati  in questi giorni i principali focolai dell'isola.

Farnesina, norme Malta non consentono rientro negativi ora
L'ambasciata italiana a Malta, in stretto raccordo con il ministero degli Esteri, ha "svolto passi di sensibilizzazione presso le competenti autorità locali, anche ad alti livelli, al fine di consentire il rientro in Italia di coloro che sono risultati negativi al tampone, ma per il momento la normativa maltese rimane confermata e non consente il ritorno nel nostro Paese, né per le persone positive né per i contatti stretti negativi, per 14 giorni". E' quanto si legge in una nota della Farnesina in merito alla vicenda degli italiani bloccati in quarantena a Malta.

"A partire dal 6 luglio 2021, un numero crescente di connazionali in viaggio a Malta, in maggioranza minorenni che partecipavano a corsi di lingua organizzati da college e scuole locali, è risultato positivo al covid-19 o ha avuto contatti con individui positivi, a seguito del tampone antigenico effettuato a ridosso della partenza per rientrare in Italia", spiega la nota del ministero degli Esteri.   "La Farnesina e l'Ambasciata d'Italia a Malta sono state immediatamente informate e dal primo momento hanno fornito supporto diretto ai connazionali in loco, nonché alle famiglie in Italia. Le Autorità locali hanno proceduto all'isolamento di tutti coloro che sono risultati positivi e di coloro che, seppur negativi, sono stati a contatto diretto con questi", continua il testo.

"L'Ambasciata d'Italia a Malta ha tempestivamente inviato funzionari presso le strutture ove i connazionali necessitavano più assistenza, fornendo beni di prima necessità. Nonostante le condizioni sanitarie dei connazionali non destino preoccupazioni- fatta esclusione per pochi ricoveri a scopo cautelativo -l'Ambasciata si è impegnata affinché fosse messo a disposizione soprattutto dei connazionali più giovani personale medico secondo le esigenze. E' stata inoltre attivata, tramite l'Unità di Crisi della Farnesina, una collaborazione da remoto con l'Istituto Spallanzani, che si terrà in contatto con le controparti sanitarie maltesi", spiega la Farnesina. "L'Ambasciata, in stretto raccordo con il Ministero degli Esteri, ha altresì svolto passi di sensibilizzazione presso le competenti Autorità locali, anche ad alti livelli, al fine di consentire il rientro in Italia di coloro che sono risultati negativi al tampone, ma per il momento la normativa maltese rimane confermata e non consente il ritorno nel nostro Paese, né per le persone positive né per i contatti stretti negativi, per 14 giorni. La situazione interessa turisti e allievi delle scuole di lingua di diversi altri Paesi europei", conclude il testo.

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