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Coronavirus

Covid, Ecdc: a rischio i Paesi con pochi vaccinati

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie: vaccino contro l'influenza fondamentale

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Continua a migliorare il quadro epidemiologico dell'Italia. Nella nuova mappa dell'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, sulla diffusione del contagio del Covid, resta in rosso solo la Calabria (la settimana scorsa lo erano anche Basilicata e Sicilia).

Tornano in verde, invece, Sardegna, Abruzzo e Liguria che si uniscono così a Valle d'Aosta, Lombardia, Piemonte e Molise.

È in arancione il resto della Penisola così come buona parte dell'Europa, esclusa la Germania dove il rosso è ancora il colore prevalente. 

In autunno aumento dei contagi tra i bambini
Nei prossimi mesi verranno segnalate percentuali maggiori di casi di Covid tra i bambini. E' quanto emerge dalla valutazione del rischio Covid aggiornata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).   "Interventi come il distanziamento, prevenire gli assembramenti, l'igiene e una migliore ventilazione rimarranno essenziali per prevenire la trasmissione negli ambienti scolastici", si legge nel documento.

A rischio Paesi con pochi vaccinati
Da qui a novembre c'è un alto rischio di aumento di contagi e morti per i Paesi europei che non hanno ancora raggiunto una copertura vaccinale Covid-19 sufficientemente elevata nella loro popolazione totale. La circolazione del virus, è l'analisi dell'Ecdc, è molto elevata. Finora soltanto il 61% della popolazione totale in Europa (Ue e Spazio economico europeo) è stato completamente vaccinato e solo tre Paesi (Malta, Portogallo e Islanda) hanno vaccinato più del 75% della loro popolazione totale. 

Ecdc, vaccino contro l'influenza fondamentale
La vaccinazione contro l'influenza stagionale, in particolare per soggetti vulnerabili e operatori sanitari, "sarà fondamentale per attenuare nei prossimi mesi l'impatto sulle persone e sui sistemi sanitari della potenziale co-circolazione dei due virus", scrive il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.
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