SPORT
Venerdì 7 marzo l'inaugurazione
Crimea, il Coni contro Usa e Gb: "Non strumentalizzare le Paralimpiadi di Sochi"
Il presidente del Comitato olimpico, Giovanni Malagò, critica la decisione di non sfilare alla cerimonia di apertura: "Si commenta da sola". Il presidente del Comitato paralimpico, Luca Pancalli: "Andiamo a celebrare un evento sportivo, nessuna protesta da parte nostra"
Roma
Gli echi delle tensioni in Crimea si fanno sentire inevitabilmente anche a Sochi, dove stanno per iniziare le Paralimpiadi. Stati Uniti e Gran Bretagna hanno deciso di non far partecipare alla cerimonia inaugurale le loro delegazioni ufficiali, l’Ucraina minaccia di ritirare i propri atleti. Diversa la posizione dell’Italia: "Così si strumentalizza l'attività olimpica e paralimpica", dice il presidente del Coni, Giovanni Malagò.
Il presidente del Coni critica Usa e Gb
Gli undicesimi Giochi Paralimpici prenderanno il via venerdì 7 marzo e si concluderanno domenica 16. Dovrebbe essere un’edizione da record, con quasi 600 atleti di 44 Paesi. Dovrebbe, perché la Crimea sta entrando prepotentemente tra i temi di dibattito alla vigilia. Un aspetto che non piace al presidente del Coni, Giovanni Malagò. "La Gran Bretagna e gli Usa hanno deciso di non sfilare. È una decisione frutto di argomenti politici importanti come il G8, in programma proprio a Sochi. Così viene strumentalizzata non solo l'attività olimpica ma addirittura quella paralimpica e questo si commenta da solo".
Pancalli: "Lì per celebrare un evento sportivo"
In linea con il numero uno dello sport italiano anche Luca Pancalli, presidente del Comitato paralimpico. "Noi andiamo lì per celebrare un evento sportivo”, ha detto. “Non è prevista alcuna forma di protesta o di boicottaggio da parte della nostra delegazione nell'auspicio che si possano distendere un po' i rapporti, perché sembra profilarsi un'opera di distensione. Mi auguro che la diplomazia possa fare la propria parte".
Il presidente del Coni critica Usa e Gb
Gli undicesimi Giochi Paralimpici prenderanno il via venerdì 7 marzo e si concluderanno domenica 16. Dovrebbe essere un’edizione da record, con quasi 600 atleti di 44 Paesi. Dovrebbe, perché la Crimea sta entrando prepotentemente tra i temi di dibattito alla vigilia. Un aspetto che non piace al presidente del Coni, Giovanni Malagò. "La Gran Bretagna e gli Usa hanno deciso di non sfilare. È una decisione frutto di argomenti politici importanti come il G8, in programma proprio a Sochi. Così viene strumentalizzata non solo l'attività olimpica ma addirittura quella paralimpica e questo si commenta da solo".
Pancalli: "Lì per celebrare un evento sportivo"
In linea con il numero uno dello sport italiano anche Luca Pancalli, presidente del Comitato paralimpico. "Noi andiamo lì per celebrare un evento sportivo”, ha detto. “Non è prevista alcuna forma di protesta o di boicottaggio da parte della nostra delegazione nell'auspicio che si possano distendere un po' i rapporti, perché sembra profilarsi un'opera di distensione. Mi auguro che la diplomazia possa fare la propria parte".