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ITALIA

Il crollo del Ponte Morandi

Autostrade, Marigliani: sul ponte di Genova mai ricevute segnalazioni di pericolo

In un'intervista al Corriere il direttore del Tronco autostradale replica alle accuse di responsabilità e dichiara di non aver mai avuto "a che fare con lo studio del Politecnico e nemmeno quello del Cesi". Toti: "Autostrade unico interlocutore per la ricostruzione"

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"Posso intervenire sul traffico in situazioni di urgenza. Ma sul ponte Morandi non c'è mai stata una situazione d'urgenza, mai un campanello d'allarme, mai una segnalazione di pericolo dai tecnici della Spea che si occupano per noi della sorveglianza né da altri, come chi ha fatto il progetto di retrofitting". Lo ha detto il direttore deI Tronco di Genova, Autostrade per l'Italia Stefano Marigliani al Corriere della Sera che ieri era stato indicati da Aspi come colui che aveva la facoltà "e l'obbligo di assumere in piena autonomia i provvedimenti sulla circolazione conseguenti a eventuali situazioni di urgenza o somma urgenza".

Marigliani ha concluso affermando di non aver mai avuto "a che fare con il progetto, non ho mai visto lo studio del Politecnico e nemmeno quello del Cesi". Intanto si continua a discutere sulle ipotesi di ricostruzione del Ponte.

Sopralluogo dei tecnici di Autostrade
I tecnici della Direzione del I Tronco Autostrade hanno avuto accesso alla zona del crollo del viadotto Morandi. Per loro è la prima volta dal giorno del disastro. Lo ha appreso l'ANSA da fonti qualificate.

Toti: Ricostruzione spetta ad Autostrade
"Non vedo alternative a un cantiere aperto e pagato da Autostrade perché gli spetta, non solo moralmente ma anche giuridicamente" dice il governatore di Regione Liguria, Giovanni Toti, ha parlato della ricostruzione del Ponte Morandi dopo il crollo del 14 agosto scorso. Lo ha
detto arrivando alla presentazione del Salone Nautico al Sole 24 ore di Milano. "L'unico interlocutore possibile in questo momento" ha aggiunto. Il ponte "deve essere costruito da un consorzio di imprese che veda certamente la presenza di una mano pubblica di Cassa depositi e prestiti in maniera importante, a garanzia di sicurezza per tutti e di quell'impegno statale che non deve mancare", ha concluso Toti.

"Al momento Autostrade resta un interlocutore in quanto è concessionario di quel ponte, così come  è concessionario di una gran parte della rete autostradaledel Paese", ha aggiunto il governatore Toti. "Stiamo tenendo  conto nei nostri colloqui di tutte le esigenze che sono state poste sia dal governo nazionale sia dal buon senso".  "A Genova esiste una grande realtà che è quella di Fincantieri, che ha un ramo di infrastrutture importante" e " ha una mano pubblica, perché  controllata al 70% da Cdp", ha spiegato il governatore della Liguria ricordando che "la settimana prossima rivedremo" l'amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo, "perché - ha concluso - ha messo a disposizione l'intera struttura di quel colosso pubblico per dare una mano alla città e non solo per la ricostruzione del ponte".

Di Maio: Cdp non entrerà nell'azionariato di Atlantia
"Cassa Depositi e Prestiti non entrerà mai nell'azionariato della società Atlantia". Lo ha detto il vicepremier e  ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio, prima del suo intervento alla festa del Fatto Quotidiano, secondo quanto riporta oggi il quotidiano, precisando che "le indiscrezioni al riguardo sono false".

Un'affermazione categorica in merito alle ipotesi sulla ricostruzione del Ponte Morandi e sui soggetti coinvolti, a comincare da Autostrade che per il governatore della Liguria Giovanni Toti è "il solo interlocutore".
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