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POLITICA

La minoranza del Pd critica il segretario

Cuperlo: le parole di Renzi non disinnescano il rischio di rottura

L'esponente della minoranza dem: mi aspettavo altro da Renzi. Speranza: al momento il mio voto al referendum è No

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La minoranza dem non apprezza i toni del discorso di Renzi alla Festa dell'Unità a Catania. "L'appello all'unità del partito senza volontà di ascolto reale, usando espressioni e toni verso un ex presidente del Consiglio che un capo del governo non dovrebbe permettersi, e senza cogliere la quota di vero che può trovarsi nelle ragioni dell'altro finisce nella retorica. E non è ciò che oggi ci serve di fronte ai rischi concreti di una rottura. Chi è al timone, chi ha quella enorme responsabilità, dovrebbe comprenderlo più degli altri e farsene carico", dice Gianni Cuperlo.

"Unioni civili e l'aiuto alle famiglie con disabili sono buone cose fatte da questo governo e da applaudire. Come la lotta contro l'Europa dei vincoli o la gestione dei migranti. Sono scelte che ho condiviso e votato. Ma i mesi alle spalle hanno anche detto che una parte del Paese oggi è delusa da un governo che non ha risposto alla loro fiducia. Quel popolo non è un nemico del Pd. Con quel popolo il Pd dovrebbe tornare a parlare e lo si fa con una svolta anche di toni e priorità che metta al centro la lotta alle diseguaglianze. Su questo avrei voluto ascoltare da Catania parole forti", sottolinea Cuperlo.

"Non la polemica - prosegue - nel nome della fine della polemica. Quanto al modo di elezione dei senatori, all'allarme di tanti per un equilibrio incerto dei poteri, a un'altra legge elettorale consigliata da molti non basta dirsi pronti a discutere. Serve che il Pd e il suo leader assumano una iniziativa pubblica e chiara che almeno oggi purtroppo non si è sentita", conclude.

Speranza deluso: allo stato al referendum voto no 
"Allo stato delle cose il mio voto al referendum è no", dichiara un altro  leader della minoranza del Pd, Roberto Speranza, commentando il discorso di chiusura della festa dell'Unità di Matteo Renzi. "Avrei voluto da Renzi - sottolinea- maggiore coraggio e soprattutto un tentativo vero di abbassare i toni della polemica. Purtroppo così non è stato". "Se nelle prossime ore dovessero arrivare fatti concreti capaci di cambiare l'equilibrio tra riforma costituzionale e legge elettorale, sarò contento di valutarle".
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