POLITICA
Attesa per domani l'approvazione definitiva
Decreto lavoro, Camera vota fiducia a governo
Dopo le polemiche delle scorse settimane, che hanno visto un braccio di ferro all'interno della maggioranza fra il Pd e il Nuovo centrodestra, le forze di governo si trovano concordi nel mettere in evidenza le novità positive delle norme volute dal ministro Poletti mentre le opposizioni votano compatte contro. Ministro che si dice convinto che il decreto legge non aumenti la precarietà: "E alla fine - scommette - i numeri ci daranno ragione". Se così non fosse, assicura comunque, il governo sarà pronto a cambiare rotta.
Ora, è la convinzione del Pd, si tratta di spostare l'attenzione sulle finte partite Iva, che "ormai - afferma Giovanna Martelli, componente della commissione Lavoro alla Camera - hanno le sembianze del lavoro subordinato. E' quindi su questa anomalia che si devono concentrare i nostri sforzi". Il decreto legge, sottolinea il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, è comunque "un compromesso accettabile". Soddisfatto, dopo le modifiche approvate al Senato, anche il Nuovo centrodestra che con il capogruppo in commissione Lavoro a Montecitorio Sergio Pizzolante si dice convinto come ora "ci si sia allontanati dalla legge Fornero e avvicinati a Marco Biagi".
Chi dunque, dalle opposizioni ai tecnici del Servizio Bilancio della Camera, chiedeva ulteriori chiarimenti e ritocchi è destinato a restare a bocca asciutta. I deputati di Sel, in segno di protesta, arrivano in Aula indossando maschere bianche e mostrando cartelli con la scritta "lavoro invisibile", convinti che il governo Renzi non faccia che continuare sulla strada che porta a rendere i contratti a termine la "normalità". Un fatto che agita le acque della maggioranza, è il ragionamento del partito di Nichi Vendola, e che quindi obbliga l'Esecutivo a serrare i ranghi ponendo "l'ennesima questione di fiducia".
Scelta che rappresenta, afferma il deputato azzurro Giovanni Mottola, "un attentato alla democrazia". Nel merito, aggiunge poi sempre Fi, si tratta di un decreto "pilotato dai sindacati. E' un pasticcio codardo e noi votiamo no per rispetto degli imprenditori". Critico anche il M5S, che accusa i partiti,
facendo riferimento anche alla vicenda Expo, di non aver mai "fatto un update morale. E' un nuovo scempio e voi siete incapaci e bugiardi".