POLITICA
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Def, oggi il via libera definitivo in Cdm. Esclusi tagli ai comuni
Nel Consiglio dei ministri approda il Piano nazionale di riforme; ieri incontro Governo- Comuni, Fassino: "Il quadro ha consentito di superare le incomprensioni e i fraintendimenti dei giorni scorsi". Padoan: "Possibile crescita del Pil del 2%"
Intanto il Governo ha assicurato all'Anci che non ci saranno tagli ai comuni. "Il presidente del Consiglio ci ha detto che il Def non prevede nuovi tagli a carico dei Comuni e che in ogni caso il governo intende discutere con l'Anci a partire da settembre quando sulla base del Def bisognerà redigere la legge di stabilità", ha spiegato ieri il presidente dell'Anci, Piero Fassino, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi.
Incontro Anci-Governo
In attesa del testo definitivo il Premier Renzi ha rassicurato i sindaci sull'impegno del governo "a dare corso agli investimenti" per le grandi città previsti con la legge di stabilità e con lo Sblocca Italia. Passi in avanti, ha dichiarato Fassino, sono stati fatti "sulla selva di vincoli ordinamentali per la gestione delle nostre città", sulla revisione al ribasso delle sanzioni per le città metropolitane, "importante perché alcune città non sarebbero state in grado di chiudere i bilanci", e sul fronte più generale delle infrastrutture. Altro capitolo la rinegoziazione dei mutui contratti dai Comuni con Cassa Depositi e prestiti, "il premier ha dato precise rassicurazioni che il governo intende muoversi per una rimodulazione dei mutui che hanno un'incidenza finanziaria significativa su molti Comuni" il commento di Fassino.
Padoan: possibile crescita del Pil del 2%
"Per l'Italia è possibile raggiungere una crescita del 2% nel lungo termine" ha dichiarato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Il governo nel Def ha stimato che l'attuazione delle riforme strutturali porterà ad un aumento del Pil di 0,4 punti l'anno prossimo, di 1,8 nel 2020 e di 3,1 nel 2025.