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POLITICA

L'approvazione in Cdm venerdì prossimo

Def, 21 miliardi di tasse in meno nel 2015. Renzi: "Pronto al confronto con i sindaci"

Ai Comuni preoccupati dalla manovra, il capo del Governo risponde "li incontreremo prima di venerdì ma assicuro che non ci saranno tagli". Il ministro dell'Economia Padoan: "Il Pil crescerà dello 0,7 per cento quest'anno, dell'1,4% nel 2016"

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"Questo Def non è una manovra che toglie soldi agli italiani". Il presidente del Consiglio Matteo Renzi annunciando le misure previste nel documento di economia e finanza esaminate in Consiglio dei ministri, sottolinea che "non ci sono tagli e non c'è aumento delle tasse". Nel 2015, aggiunge il capo del Governo, riduciamo le tasse per 18 miliardi più i 3 di clausole previste dai governi precedenti che eliminiamo". 

Il documento, che sarà approvato in via definitiva venerdì quando verrà anche designato il sostituto di Delrio alla presidenza del Consiglio, ha messo nei giorni scorsi in allarme i sindaci che temono una riduzione di trasferimenti e di essere penalizzati dall'introduzione della Local Tax, la tassa unica per i servizi. I Comuni, garantisce Renzi, li "incontriamo prima di venerdì".

Renzi all'Anci: "Niente tagli, ma ci vedremo prima dell'ok al Def"
"Incontrerò i Comuni prima di venerdì, se serve anche le Regioni. Ma ribadisco: non ci sono tagli per il 2015, punto" ha detto il presidente del Consiglio, rispondendo in conferenza stampa ad una domanda sulle proteste dell'Anci per il rischio di tagli ai loro bilanci. Poi, ha aggiunto Renzi, "che la spending debba continuare è un dato di fatto". Il premier ha fatto l'esempio delle province: "Se si devono occupare solo di strade e scuole, è chiaro che immaginiamo un taglio".

Padoan: "Nel 2015 crescita allo 0,7 ma siamo prudenti" 
"L'economia internazionale è migliore di quello che si pensava qualche mese fa e anche quella italiana" ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. "Se si consolida la fiducia - ha aggiunto - le aspettative di adesso potrebbero essere sbagliate per difetto". Per il momento, comunque, il governo ipotizza una crescita del Pil "dello 0,7 per cento per il 2015, dell'1,4 per il 2016 e dell'1,5 per il 2017. Il rapporto deficit/Pil dell'Italia, invece, sarà del 2,6 per cento per quest'anno, del 1,8 nel 2016, dello 0,8 nel 2017. 

Nel 2018 debito soddisfatto, "Addio ghigliottina"
"Nel 2018 la regola del debito sarà pienamente soddisfatta, l'incubo della montagna del debito che può attivare la ghigliottina delle regole sarà finalmente via" ha detto ancora Padoan, al termine del cdm sul Def. "Se applicata domani - spiega Padoan - la regola del debito varrebbe più di 2 punti di Pil".
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