Verso le consultazioni
Di Maio lancia contratto per un governo con Lega o Pd, resta il veto a Forza Italia
Salvini: no a veti e imposizioni e no a un governo con il Pd. I dem: la proposta di Di Maio è irricevibile, non siamo disponibili a un governo con lui o Salvini premier
Quando salirà al Quirinale giovedì per le consultazioni, Luigi Di Maio farà una apertura alla Lega o al Partito democratico, ma nessuna alleanza con Forza Italia. Lo ha anticipato lo stesso capo politico M5s, registrando il programma Di Martedi' su La7. Di Maio conferma dunque l'aut aut a Berlusconi, aspetto, questo, sul quale anche Matteo Salvini non intende fare un passo indietro. Il leader del centrodestra, infatti, si è detto pronto a rompere il dialogo con il Movimento: no a Forza Italia? "Allora arrivederci".
Salvini: no a veti e no a un governo con il Pd
Immediata la replica del candidato premier del centrodestra. "A differenza dei 5Stelle, la Lega esclude qualsiasi alleanza di governo col Pd bocciato dagli italiani. La coalizione che ha preso più voti è quella di centrodestra e da questa si riparte, dialogando anche con i 5Stelle ma senza subire veti o imposizioni", scrive su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini. E aggiunge: "Col presidente Mattarella parleremo di progetti, di lavoro, pensioni e sicurezza, pronti a governare ma senza escludere di tornare a votare in mancanza di accordi chiari, che ci permettano di far ripartire l'Italia. Non vedo l'ora di passare dalle parole ai fatti, saremo ragionevoli e concreti come in queste settimane, ma se ci accorgessimo che qualcuno vuole tirare a campare, noi diremo no".
Marcucci: per Pd proposta Di Maio irricevibile
E lo stesso Pd rimarca subito la sua indisponibilità a formare un governo con Di Maio e con Salvini premier. E' il capogruppo a palazzo Madama, Andrea Marcucci, a ribadirlo. "Il Pd, coerentemente con le decisioni assunte in direzione, dirà al presidente Mattarella che non siamo disponibili ad alcun governo che abbia Di Maio o Salvini come premier. La proposta del leader 5 stelle è ovviamente irricevibile".
Domani consultazioni al via
Le consultazioni del capo dello Stato, Sergio Mattarella, inziano domani alle 10,30, ma alla vigilia dal Quirinale fanno già intendere quale sarà l'atteggiamento con cui il Presidente della Repubblica si porrà all'ascolto dei gruppi parlamentari. Non la mera registrazione delle posizioni in campo, perchè Mattarella si farà portavoce con i partiti delle esigenze dei cittadini e chiederà per questo alle forze politiche proposte, indirizzi e indicazioni programmatiche concrete per dare al Paese, appunto, un governo all'altezza della situazione.