ITALIA
Il secondo caso in Italia
Ebola: infermiere sardo contagiato. Dallo Spallanzani: "Situazione non critica"
Il paziente di 37 anni ha iniziato un trattamento antivirale specifico, con un farmaco non registrato in Italia. E' in uno stato febbrile, ma le condizioni non sono critiche
''Il rischio di contagio è trascurabile - hanno spiegato -, il personale che ha preso in carico il paziente è altamente specializzato e attrezzato''.
L'infermiere sardo di 37 anni - volontario di Emergency in Sierra lone e tornato in Italia l'8 maggio - è risultato positivo al test del virus e "ha iniziato il trattamento antivirale specifico con un farmaco non registrato in Italia", autorizzato per l'occasione dall'Aifa su indicazione del ministro Beatrice Lorenzin. Questo dicono i medici del nosocomio romano.
Ma per la cura si sta valutando anche l'utilizzo di plasma di un donatore guarito. Lo ha affermato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'ospedale. "Abbiamo già contattato il Centro Nazionale Sangue e stiamo valutando tutte le opzioni terapeutiche, in accordo con il centro di coordinamento dell'Oms''.
L'uomo è arrivato all'aeroporto militare di Pratica di marenella notte con il C130 dell'Aeronautica, seguendo un rigido protocollo di biocontenimento, che l'Aeronautica italiana ha già sperimentato in occasione del trasferimento dalla stessa Sierra Leone del medico catanese Fabrizio Pulvirenti, il primo italiano (poi guarito) ad aver contratto il virus.