Expo, si prepara il dopo Paris: corsa a tre

10 maggio 2014È una corsa a tre quella che si prefigura per il dopo Paris, il responsabile degli appalti di Expo finito in carcere con l'accusa di associazione a delinquere, corruzione e turbativa d'asta. Il nodo, comunque, si scioglierà martedì quando il premier Matteo Renzi sarà a Milano per incontrare il commissario unico e amministratore delegato Giuseppe Sala. E in vista dell'appuntamento della prossima settimana, il ministro Maurizio Martina assicura che il governo si impegnerà a garantire i 60 milioni di copertura che la Provincia non verserà e anche una task force che "sarà l'interfaccia tecnica di Expo a Roma". 

Dopo Paris: possibile avvicendamento interno
Per il dopo Sala l'ipotesi più accreditata è quella di un avvicendamento interno. Tra i nomi possibili, secondo le prime indiscrezioni pubblicate su il Sole 24 Ore, ci sarebbe quello dello stesso vice del manager: Alessandro Molaioni. A cui si potrebbero aggiungere quelli del direttore generale di Expo Christian Malangone e del subcommissario Antonio Acerbo. Quest'ultimo avrebbe tuttavia il problema tecnico di essere un consulente esterno, che non può essere nominato Rup. Il nome più plausibile sembrerebbe quello di Molaioni.

Martedì anche la nomina per il super direttore ai lavori
Martedì dovrebbe arrivare anche il nome del "super" direttore dei lavori, quello che di fatto coordinerà tutte le operazioni sul sito espositivo di Rho. Si pensa ad un professionista esterno a Expo, provieniente da fuori Milano. La figura del super direttore è stata istituita dopo l'inchiesta giudiziaria su Infrastrutture Lombarde, ai cui vertici c'era il dg Antonio Rognoni, finito in carcere poi ai domiciliari per associazione a delinquere. Rognoni è coinvolto anche in questa ultima indagine su Expo.

Martina: task force e coperture per 60mln
Il ministro Martina fa sapere che martedì a Milano "il governo si presenterà per ribadire la propria fiducia al commissario e ai lavoratori" e la task force "ci sarà" e "sarà l'interfaccia tecnica di Expo a Roma". Sui 120 milioni di euro che mancano al bilancio 2014, "sessanta - spiega Martina - sono un problema che deve risolvere il socio Camera di Commercio. Per gli altri 60, la quota che la Provincia non verserà, il governo, tramite il ministero delle Infrastrutture, si è impegnato a garantire la copertura e lavorerà anche nei prossimi giorni".