ITALIA
Il caso
Scandalo Expo, scarcerato Maltauro
Concessi i domiciliari all’imprenditore coinvolto nell’inchiesta sulle tangenti
"Siamo molto soddisfatti - hanno spiegato i difensori, gli avvocati Giovanni Maria Dedola e Paolo Grasso - finalmente è stato valorizzato l'atteggiamento di collaborazione del nostro assistito con l'autorità giudiziaria".
Da quanto si è saputo, infatti, Maltauro, che già in due verbali davanti ai pm di Milano Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio aveva reso una serie di ammissioni, ha fornito ulteriori "riscontri investigativi" che gli erano stati richiesti. E proprio, dunque, per il suo atteggiamento collaborativo, secondo la difesa, si sono attenuate le esigenze cautelari. Una precedente istanza di scarcerazione, presentata dai difensori, era stata respinta dal gip tre giorni fa (è passato ai domiciliari, invece, l'ex manager Expo Angelo Paris) in quanto - questa la motivazione formale - non erano stati indicati eventuali familiari in grado di provvedere alle sue necessità domestiche. Con gli ulteriori riscontri forniti da Maltauro su alcuni punti dell'inchiesta, invece, il gip ha deciso di concedere i domiciliari.
L'imprenditore, tra l'altro, nei suoi verbali ha ricostruito passo passo il presunto sistema di appalti in cambio di tangenti messo in piedi dalla cosiddetta "cupola", che sarebbe stata composta dall'ex Dc Gianstefano Frigerio, dall'ex funzionario Pci Primo Greganti, dall'ex senatore Pdl Luigi Grillo e dall'ex esponente Udc e poi in Ncd, Sergio Cattozzo. L'imprenditore, in sostanza, avrebbe raccontato di essere stato costretto a pagare mazzette per poter lavorare in questo contesto. All'impresa di Maltauro sarebbe stato assegnato, con una gara turbata, l'appalto di Expo per le cosiddette 'architetture di servizi'.