Expo: scontro Maroni-Renzi. "Si dia una mossa"

Milano 11 giugno 2014Il presidente della Lombardia Roberto Maroni lancia l'allarme sui ritardi per l'Expo: "il governo si dia una mosssa" tuona e spiega "rischiamo di non finire i lavori", ''rischiamo di andare oltre il 30 aprile (2015, ndr) senza avere completato le opere''. Immediata la replica del presidente del Consiglio da Shanghai che critica "i professionisti del pessimismo": "Piuttosto che sollevare polemiche sterili Maroni rifletta sulle responsabilità della Lombardia''.

 

@Expo2015Milano. Ritardo nei poteri a Cantone? Governo si dia una mossa, ogni giorno che passa è un giorno perso senza motivo

— Roberto Maroni (@RobertoMaroni_) 10 Giugno 2014

Anche su Twitter il governatore chiede di approvare il decreto su Expo, che affida poteri di controllo al presidente dell'authority anticorruzione Raffaele Cantone.

Le misure aniticorruzione
Intanto, è stato rinviato al 24 giugno, in attesa del provvedimento del governo, l'approdo in Senato del ddl anticorruzione, in calendario in settimana. 

Renzi fiducioso
Renzi dall'estremo Oriente però rassicura: "Nessuno intende fare una brutta figura internazionale; l'Expo di Milano deve essere l'occasione per l'Italia di raccontare se stessa, l'Italia è più grande delle cose negative che vengono dette". Poi l'esortazione: "Dobbiamo usare l'Esposizione per scrivere una pagina nuova del racconto del Made in Italy. È una gigantesca opportunità per tutti". 

Orlando: si è agitato tardi
Le affermazioni di Maroni passano per ''polemiche inutili'' secondo il ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina, che ha le deleghe ad Expo. Mentre il ministro della Giustizia Andrea Orlando assicura che il decreto andrà in Consiglio dei Ministri venerdì prossimo. "Credo che Maroni debba star tranquillo - ha commentato -, magari se si fosse agitato prima forse più occhi avrebbero potuto evitare di mandare Cantone dopo".