POLITICA
Convention al teatro Palladium di Roma
Fassina raccoglie delusi Pd e sinistre: insieme verso un partito
Fassina alla sua prima convention dopo l'addio al Partito Democratico con Civati e Cofferati si pone come obiettivo un partito contro il Pd dei forti. Civati: "In autunno progetto unitario". Cofferati: "C'è un grande spazio a sinistra che va riempito"
L'ex viceministro uscito dal partito unisce così dirigenti e militanti delusi, tra i quali anche Sergio Cofferati e Pippo Civati, oltre al bersaniano Alfredo D'Attorre che dal Pd non è uscito.
La situazione della Grecia
La sfida più vicina temporalmente e più lontana geograficamente è quella del referendum greco sulle proposte economiche dell'Ue.
C'è stato anche l'intervento di Argiris Panagopoulos, il rappresentante in Italia di Syriza, il partito del premier greco Alexis Tsipras. "Siamo compagni", proclama, e parte il primo applauso; "Tsipras ha fatto il suo primo viaggio da premier in Italia da Renzi, e tutto quello che ne abbiamo ricavato è una cravatta inutile", battimani convinto; "non ho comprato l'Unità, fondata da Antonio Gramsci e passata al liberismo barbaro di Angela Merkel".
Fassina: traguardo è un partito
Per Fassina "il governo Tsipras ha ridato senso alla democrazia"; parlando dell'Italia spiega che gli obiettivi sono il referendum contro la "buona scuola", lo stop al trattato di libero scambio Usa-Ue, il Ttip, correzione "autocritica" dell'inserimento del pareggio di bilancio in Costituzione, piano di investimenti "in piccole opere immediatamente cantierabili affidate ai Comuni", attacco alla povertà attraverso l'adozione di un "reddito di dignità o di cittadinanza ma orientato al lavoro".
Il traguardo lontano è "un partito", primo interlocutore è Sel, "che da tempo si è messa a disposizione", ma nell'immediato propone comitati promotori sul territorio e indica le amministrative 2016 come prima prova pratica del nuovo soggetto.
Civati: "Con Fassina in autunno progetto unitario"
Alla convention c'è anche Pippo Civati che più che di partito preferisce parlare di "movimento". "Quest'estate sarà un periodo di incubazione, poi in autunno arriverà il nostro progetto unitario" spiega. Definisce il Pd un "partito di centro", ecco perché, sottolinea, "c'è un grandissimo spazio a sinistra". E non è un caso che i primi passi del movimento si muovano proprio oggi, giorno dell'Indipendenza americana: "Questo è il nostro giorno di indipendenza dal Pd". Ribadisce più volte che "bisogna uscire in strada" e che oltre ai fuoriusciti dal Pd, e perché no, anche dai Cinquestelle, quel che interessa di più "sono gli elettori".
Cofferati: "C'è un grande spazio a sinistra che va riempito"
"C'è un grande spazio a sinistra che va riempito, cominciando con calma perché il percorso è lungo". Queste le parole di Sergio Cofferati al suo arrivo alla convention di Stefano Fassina al teatro Palladium di Roma. L'obiettivo, spiega, è di coinvolgere tutte quelle persone che "oggi non hanno rappresentanza perché il Pd ha cambiato natura". A chi gli chiede se questi siano i primi passi per la costruzione di un nuovo partito, Cofferati risponde: "Il contenitore è l'ultimo dei problemi, iniziamo dai valori. Dobbiamo mettere insieme quello che abbiamo e parlare a chi ha perso fiducia nella politica, non solo a sinistra".