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SPORT

In ballo la presidenza

Ferrari, Incontro Marchionne-Montezemolo a Maranello

Faccia a faccia tra l'ad Fiat e il numero uno del Cavallino. Ipotesi sulla successione e la buonuscita

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C'è stato un lungo confronto a Maranello tra l'ad Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne, e il presidente di Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo. Non si conoscono i dettagli del colloquio e non sono emerse novità sulla possibile uscita di Montezemolo dalla casa di Maranello. Giovedì è previsto il consiglio di amministrazione di Ferrari, che potrebbe essere decisivo dopo che Marchionne aveva detto domenica, a margine del workshop Ambrosetti a Cernobbio, che "nessuno è indispensabile", rispondendo a chi gli chiedeva sul futuro del presidente del Cavallino rampante.

In attesa del cda per l'approvazione dei conti semestrali, a cui non si esclude la presenza dell'ad della Fiat, continuano quindi a rincorrersi indicrezioni sia sulla successione al presidente Montezemolo, sia sulla buonuscita che gli verrebbe corrisposta. Pur senza sapere i dettagli del faccia a faccia chiarificatore tra le ipotesi sul tavolo c'è che al timone della società di Maranello possano andare il presidente della Fiat, John Elkann, il fratello Lapo o il presidente della Juventus, Andrea Agnelli.

Non trovano riscontro invece le cifre che sono state fatte nelle ultime ore sulla buonuscita di Montezemolo, laddove si fanno ipotesi di 250, o addirittura 500 milioni di euro. Ciò che è certo sono le parole pronunciate da Marchionne  a proposito della Ferrari: il successo industriale della società non è in discussione, nè potrebbe esserlo a fronte dei risultati registrati in questi ultimi anni, ma altro discorso sono gli esiti sportivi che
certo preoccupano l'ad della Fiat alla vigilia della quotazione di Fca in Borsa a New York, con ogni probabilità il prossimo 13 ottobre.

Il ragionamento di Marchionne è semplice, la Ferrari ha piloti campioni del mondo ma da anni non vince e le mancate vittorie in pista non possono non pesare sul buon successo del brand, soprattutto da quando
Marchionne non fa mistero che proprio i marchi più blasonati abbiano un ruolo rilevante nelle strategie di Fca, Fiat Chrysler Automobiles.
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