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Coronavirus

La campagna anticovid

Figliuolo: "Nessun problema con seconda dose, sarà con vaccino Astrazeneca"

In Francia la seconda dose per gli under 55 non sarà AstraZeneca ma un altro vaccino

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L'Italia tira dritto sulla seconda dose Astrazeneca. A differenza della Francia che stamattina ha annunciato che la seconda dose per chi ha meno di 55 anni ed ha iniziato con il vaccino di Oxford riceverà un preparato diverso.

Ema "ha detto che AstraZeneca è sicuro e non ha dato alcuna controindicazione". L'autorità regolatoria italiana "prendendo spunto da quanto fatto nei paesi limitrofi con cui c'è un confronto ha dato la raccomandazione" di utilizzarlo al di sopra dei 60 anni. E per chi deve fare la seconda dose "non c'è alcun problema. Questo lo voglio riaffermare, è veramente importante".    Lo ha detto il commissario all'emergenza, generale Francesco Paolo Figliuolo, durante la visita in Fiera a Bologna all'hub vaccinale in Fiera.

Priorità anziani e più vulnerabili
"Bisogna vaccinare in priorità coloro i quali dalle evidenze scientifiche risultano più vulnerabili a questa terribile malattia. Gli over 80, i più vulnerabili e i fragili e poi a scendere le categorie". Lo ha ribadito il generale Francesco Paolo Figliuolo, nel corso della sua visita all'hub vaccinale in fiera a Bologna, insieme al governatore emiliano-romagnolo Stefano Bonaccini. "Questo è stato molto ben compreso qui e di questo ringrazio il presidente Bonaccini e tutti coloro i quali, con il presidente, lavorano incessantemente per raggiungere questi obiettivi perché siamo a circa il 74% degli over 80, su una media nazionale che si attesta intorno al 63-64%. Il presidente mi ha assicurato che ai primi di maggio questa categoria importantissima sarà messa in sicurezza e in parallelo si sta passando ad altre categorie, anche con l'utilizzo di AstraZeneca", ha aggiunto.

Bonaccini, mettere in sicurezza il Paese per riaprire
"Prima mettiamo in sicurezza chi ha fragilità, prima questo Paese potrà ripartire e riaprire, è quello che vogliamo". Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, al termine della visita all'hub vaccinale della Fiera di Bologna insieme al commissario straordinario per l'emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, e al capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. "Noi ieri sera a mezzanotte abbiamo superato le 30mila vaccinazioni arrivando a un tetto molto superiore a quello che abbiamo come obiettivo, le 23mila vaccinazioni", spiega. "Qui - aggiunge Bonaccini - ciò che è mancato nei mesi precedenti non è l'organizzazione, ma le dosi che dovevano arrivare.Se davvero 50 milioni di dosi entro fine giugno e le altre 80 entro fine settembre arriveranno, l'Emilia-Romagna è in grado di vaccinare tutti gli gli emiliano-romagnoli che lo vorranno fare".

"Adesso - annuncia il governatore - ci dedichiamo all'obiettivo indicato dal presidente Draghi di vaccinare entro la prima settimana di maggio tutti gli ultra ottantenni, fare la prima dose a tutto il nucleo più alto dei settantenni e continuare però anche con le persone disabili, partendo dai più gravi, le categorie prioritarie. Qui trovate una regione - dice rivolgendosi a Figliuolo e a Curcio - che come al solito quello che promette lo mantiene. A noi non piace illudere le persone, ma ci piace fare quello che ci viene chiesto di fare". Per Bonaccini "tocca avere fiducia nella scienza, vaccinarsi". dice. "Dobbiamo essere grati a chi sta facendo questo lavoro straordinario che ci porterà fuori da questo virus", conclude il presidente.
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