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POLITICA

Immigrazione

Gentiloni: "Sì rafforzamento frontiere esterne Schengen. Immigrazione in forte crescita"

Il ministro degli Esteri in un'audizione parlamentare ha illustrato i numeri dell'immigrazione e ha spiegato che l'Italia è d'accordo a un rafforzamento delle frontiere esterne dello spazio Schengen ma non bisogna rinunciare all'accordo che prevede la linera circolazione tra i paesi che aderiscono alla Convenzione

Ministro Paolo Gentiloni (LaPresse Fabio Cimaglia)
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L'Italia è "pienamente favorevole al rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne" dell'area Schengen, "preferibilmente" senza toccare le attuali normative. È la posizione espressa dal ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, nel corso di un'audizione al Comitato Schengen. Il titolare della Farnesina ha ricordato che il Consiglio europeo del 12 febbraio ha "riconosciuto la necessità di controlli sistematici anche sui cittadini comunitari che attraversano le frontiere esterne".    

Questi controlli, ha spiegato Gentiloni, riguarderebbero sia l'attraversamento terrestre che i voli provenienti da Paesi al di fuori dall'area Schengen e sono necessari per contrastare il ritorno in patria dei cosiddetti "foreign fighters" che vanno a combattere in Iraq, Siria o Libia. A questo proposito, ha sottolineato il ministro, "non possiamo negare i possibili rischi" di infiltrazioni terroristiche attraverso gli sbarchi di immigrati. Tuttavia "l'analisi della nostra intelligence ci dice che non abbiamo al momento informazioni di rischi effettivi", ha precisato. 

Immigrazione clandestina è una questione europea
Nell'audizione parlamentare il titolare della Farnesina ha anche ribadito che sulla questione dell'immigrazione, "l'Italia ha il dovere di chiedere di più, l'Europa ha il dovere di impegnarsi di più sul fronte dell'emergenza del Mediterraneo, che non può stare sulle spalle di un solo paese".L'immigrazione clandestina, ha aggiunto il ministro, "è una questione europea".

Gentiloni, flussi migranti verso Italia in forte crescita  
Il ministro degli Esteri ha poi illustrato i numeri dell'immigrazione che in Italia è in forte crescita: dal primo gennaio al 4 marzo 2015, 8.918 migranti sono sbarcati in Italia, nello stesso periodo dell'anno scorso erano stati 5.611. Gentiloni ha ricordato che nel 2014 in 170mila sono sbarcati in Italia su un totale Ue di 278mila. Complessivamente ci sono state 70mila richieste di asilo, con l'Italia al terzo posto dopo Germania e Svezia. Un aumento del 140% rispetto all'anno precedente. Trinton, il programma europeo che Gentiloni ha salutato positivamente, ha permesso di salvare 23mila migranti tra ottobre e gennaio, ma "può fare di più".  

Dialogo con dittatori inevitabile su immigrazione  
Gentiloni infine chiarisce come dialogare con i dittatori, come auspica la Commissione europea per le questioni legate all'immigrazione dal Mediterraneo, rifletta "il fatto che si tratta di costruire equilibri multipolari che scontino anche regimi diversi".
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