POLITICA
Elezioni
Gentiloni, gli slogan dell'Ulivo sono il tessuto del centrosinistra. Prodi: sono con voi
Il professore all'evento di "Insieme": abbiamo bisogno di una coalizione di centrosinistra forte per due valori: lotta alla disuguaglianza e Europa
All'evento era presente anche Romano Prodi, che prende una posizione chiara: "Oggi ho rotto un lungo silenzio, perchè mi sentivo in dovere di sottolineare l'importanza della scelta e il dovere di sostenere la coalizione di centrosinistra, in particolare gli amici di 'Insieme' perché portano avanti gli stessi valori che sono stati alla base dell'Ulivo e che io profondamente condivido: minore disuguaglianza e una forte presenza in Europa". Parlando ai cronisti al termine dell'incontro, Prodi ha poi aggiunto: "Io penso che il centrosinistra sia insieme, il centrosinistra ha una sua dinamica, delle sue diversità, ma non ha nessuna differenziazione di base come ha il centrodestra, i proeuropei da un lato e gli antieuropei insieme. Come è possibile?". Quanto a "Bersani e D'Alema non sono nella coalizione di centrosinistra, li ho chiamati amici perché abbiamo lavorato lungamente assieme, sono ancora amici ma hanno profondamente sbagliato perché questo è il momento in cui bisogna stare insieme perché si decide il futuro del Paese. E soltanto vincendo si determina il futuro del Paese".
In Italia, come Paese, ha proseguito Prodi, "dobbiamo riaccorparci, ricreare, ricostruire una democrazia efficace". Per fare questo serve anche una nuova "legge elettorale, che dovrebbe essere fatta subito, all'inizio della legislatura". E ancora: "Le coalizioni non sono frutto di cattiveria ma della complessità della nostra società che ha moltiplicato il numero dei partiti. Abbiamo bisogno di coalizioni. Non solo noi, lo si vede anche in Germania. Abbiamo bisogno di una coalizione di centrosinistra forte per due valori: lotta alla disuguaglianza e Europa".
Ed ha concluso: "C'è una certa commozione nel tornare a un'assemblea politica dopo quasi nove anni. E c'è commozione anche, proprio per il riconoscimento a Paolo del lavoro che sta facendo in un momento difficile in cui dobbiamo mostrare un Paese sereno, che ha idee chiare, che riconosce i propri limiti e i propri meriti nell'ambito europeo e ricostruisce un ruolo per avere una influenza nel mondo, per essere l'Italia che noi vogliamo: sana, forte, rigorosa".